Il segretario Biagio Tomasco chiede chiarezza all’ Asl Salerno: “Chiediamo risposte concrete sull’adeguamento del valore economico, altrimenti difenderemo i diritti dei lavoratori nelle sedi giudiziarie”
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La Uil Fpl provinciale chiede chiarezza all’Asl Salerno sui buoni pasto elettronici. Una vicenda su cui il sindacato di categoria, già l’11 settembre 2015, aveva già interpellato l’allora management dell’Azienda di via Nizza senza però ricevere risposta. Oggetto del contendere è il mancato adeguamento del valore economico del buono pasto elettronico al valore di 7 euro così come disposto dal Decreto legislativo del 23 dicembre 2014.
“L’altro aspetto importante della questione è che per le aziende l’Iva è al 4%, ovvero l’imposta sul valore aggiunto è integralmente detraibile dall’azienda per i buoni pasto elettronici, inoltre la stessa ha la possibilità di beneficiare dei vantaggi sulla mancata emissione e stampa dei ticket cartacei”, ha detto Biagio Tomasco, segretario per le Politiche sanitarie della Uil Fpl di Salerno.
“Considerato quindi che fino a ora tale valore economico non sia stato adeguato alla normativa vigente, con conseguente danno patrimoniale per i lavoratori dipendenti e vantaggi solo per l’Azienda, chiediamo all’Asl le motivazioni per cui l’aggiornamento non sia ancora avvenuto”. Da qui l’ultimatum alla direzione generale dell’ Asl Salerno: “Si chiarisce comunque che la Uil Fpl, in caso di mancata risposta o mancato adeguamento economico dei buoni pasto, si avvarrà del diritto di adire le vie legali per il recupero delle somme derivanti”.
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