Ascea, dopo l’uccisione del maiale organizzano un pranzo e festeggiano insieme: scoppia il focolaio che coinvolge 12 persone
Ad Ascea, nel Cilento, è scoppiato un cluster che ha visto coinvolte 12 persone. La causa dei contagi sarebbe attribuibile ai festeggiamenti dopo l’uccisione di un maiale ed il successivo pranzo in comunità.
Un pranzo dunque in assenza delle norme anti-covid ormai in vigore da oltre un anno. Il rito tradizionale ha dato vita ad un nuovo focolaio, di cui ora si indagano i conseguenti contagi. Dopo qualche giorno, due partecipanti hanno iniziato ad accusare dei sintomi, riconducibili al Covid-19. Dopo aver effettuato il tampone, questi ultimi hanno riscontrato la loro positività. Dopo la notizia, anche i restanti partecipanti al pranzo hanno fatto il test: 12 le persone contagiate. Alcune di queste si sono ricoverate all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Ormai da giorni ad Ascea non si registravano nuovi casi.
L’episodio precedente
Sempre in Cilento, qualche giorno fa, un’altra festa “pro-Covid” era stata riportata dalle cronache. Il party abusivo era stato rilevato tramite i social: alcuni partecipanti avevano immortalato i momenti trascorsi insieme con foto e video postati sul web.
Sul posto intervenuti i carabinieri, che hanno sorpreso sul fatto ben 10 persone. Le suddette non portavano mascherine, né mantenevano le debite distanze. Il locale è stato chiuso per 5 giorni.