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Arriva un antico capolavoro nel Museo Diocesano di Salerno

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Arriva un antico capolavoro nel Museo Diocesano di Salerno
Fonte: http://www.beniculturali.it
Fonte: http://www.beniculturali.it

Dopo l’acquisto da parte del MiBAC e la decisione di destinare a Salerno l’importante acquisizione, la Soprintendenza per i BSAE per le province di Salerno e Avellino presenterà oggi pomeriggio, alle ore 18:00, “La Natività”, stupendo quadro di Cesare da Sesto, all’interno del Museo Diocesano “S. Matteo”. Insieme a questo capolavoro verrà illustrata la rassegna di incontri  “…con the al Museo”, all’interno della quale studiosi discuteranno di arte, cultura e argomenti specifici.

In occasione dell’apertura al pubblico presenzieranno Maura Picciau, Soprintendente BSAE di SA e AV, Fabrizio Vona, Soprintendente PSAE e per il Polo Museale di Napoli, Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno, nonché il prof. Riccardo Naldi, dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, studioso della produzione artistica napoletana e dell’Italia meridionale dal ‘400 al ‘700 e la dott.ssa Ilva Pizzorno dell’Ente per il Turismo di Salerno.

Ben nota agli studi, l’Adorazione del Bambino e committente è una tempera su tavola di cm 213×137 databile entro il 1515. L’autore, Cesare da Sesto, è tra le personalità più complesse dell’entourage di Leonardo Da Vinci e, grazie ai suoi spostamenti tra Roma, Napoli e la Sicilia, fu tra i principali mediatori e diffusori della ‘maniera moderna’ nel Meridione d’Italia, al punto da meritarsi un passo nelle Vite del Vasari.

“L’opera – scrive Fabrizio Vona, Soprintendente per il PSAE e per il Polo Museale di Napoli – è stata più volte segnalata per la sua importanza dai più accreditati specialisti della pittura meridionale del Cinquecento e rappresenta un cardine strettissimo per la testimonianza della diffusione della cultura leonardesca nell’Italia Meridionale”.

Una tavola preziosa, quindi, che va ora ad arricchire ulteriormente il patrimonio pittorico del Museo Diocesano di Salerno: secondo Maura Picciau “Avere assicurato al pubblico godimento questo dipinto è un atto meritorio di politica culturale che il Mibac ha compiuto un atto coerente con la dichiarazione di interesse culturale – la notifica di vincolo – espressa dalla Soprintendenza di Firenze nel 2010, quando l’opera fu presentata sul mercato antiquariale. Un capolavoro d’arte a disposizione della collettività che verrà restituito per sempre agli sguardi del pubblico che vorrà ammirarlo”.

E sicuramente un’opera d’arte di questo calibro non può accontentarsi di pochi ammiratori.