10 luglio 2014
L’Argentina batte l’Olanda ai rigori nella seconda semifinale. Domenica la finalissima contro la Germania per la conquista della Coppa del Mondo
A staccare il pass per la finale è stata l’albiceleste di Sabella, che ha sconfitto gli Oranje dopo 120’ minuti. Fatali gli errori di Vlaar e Sneijder, decisivo il penalty di Maxi Rodriguez. Argentina e Olanda, che 36 anni fa diedero vita ad una bellissima finale, disputano probabilmente una delle partite più brutte dell’intero mondiale. Una sfida tattica, fisica, con poche emozioni e scarni sussulti. I protagonisti annunciati, Messi, Van Persie, Robben, Higuain non hanno regalato guizzi degni di nota alle rispettive tifoserie e così protagonista del match è diventato Sergio Romero, ex portiere della Sampdoria, anche un po’ bistrattato dal Campionato italiano, che ha respinto due rigori, trascinando l’Argentina ad una finale che mancava dal 1990.
Stavolta, il miracolo al maestro Van Gaal non è riuscito. Nessuna sostituzione all’ultimo minuto, come nel quarto con la Costa Rica, quando lo spavaldo Krul divenne erore della partita. L’Olanda, bloccata sul 3-5-2 (modulo insolito per la scuola calcistica olandese) ha mantenuto un assetto molto equilibrato per tutti i 120′, senza stravolgimenti tattici nemmeno nelle sostituzioni ma soprattutto senza le caratteristiche uniche che ne hanno contraddistinto l’epopea calcistica degli anni ’70. Pochissimi gli spunti degli uomini più attesi, anche se il guizzo al ’91 di Robben, bloccato da un prodigioso e bellissimo salvataggio di Mascherano, poteva risultare decisivo. L’Argentina, dal canto suo, ha cercato di fare la partita ed ha prodotto qualche occasione in più. Poco, comunque, ma ciò non toglie che l’Argentina abbia meritato la finale.
Sarà una rivincita, quindi, o se vogliamo una “bella” tra Argentina e Germania. Con la sfida di domenica prossima, è questa la finale più disputata della storia dei Mondiali di calcio. I precedenti hanno visto trionfare i sudamericani per 3-2 a Mexico ‘86, trascinati dall’insuperabile Diego Armando Maradona e i tedeschi ad Italia ’90, che vinsero con un discusso rigore di Brehme. L’Argentina di Messi contro la Germania del collettivo sarà dunque l’atto conclusivo di questi Campionati e in entrambi i casi, le due squadre potranno aggiudicarsi l’ambito trofeo per la terza volta.
L’Argentina arriverà alla finalissima con un giorno di riposo in meno e 120’ di partita nelle gambe; la Germania è invece reduce dalla schiacciante prestazione contro il Brasile. Che vinca il migliore!