Sul palcoscenico dell’arena di Piazza della Concordia a Salerno porterà “Re-wanderlust”, il progetto composto da vecchie e nuove composizioni dello storico Quintetto, nato nel 1984 per volontà di Fresu e Roberto Cipelli
Salerno– Martedì 28 luglio l’immagine più rappresentativa del jazz italiano Paolo Fresu, sarà di scena in concerto all’Arena del Mare di Salerno con il jazz e la grande musica, nel rispetto delle vigenti disposizioni normative in tema di prevenzione Covid-19, ospite della rassegna #MoroSummerTour2020.
Sul palcoscenico dell’arena di Piazza della Concordia a Salerno porterà “Re-wanderlust”, il progetto composto da vecchie e nuove composizioni dello storico Quintetto, nato nel 1984 per volontà di Fresu e Roberto Cipelli, che oggi fa parte, a pieno diritto, della storia del moderno jazz italiano.
Paolo Fresu, tromba e flicorno martedì 28 luglio alle ore 21.00 sarà in quintetto con Tino Tracanna, sax tenore e soprano; Roberto Cipelli, pianoforte e Fender Rhodes electric piano; Attilio Zanchi, contrabbasso; Ettore Fioravanti, batteria, con la partecipazione straordinaria del giovane trombonista Filippo Vignato.
“Wanderlust” (termine inglese di origine tedesca che si riferisce al desiderio di viaggiare o esplorare il mondo) rappresenta l’identità del progetto, inteso come viaggio possibile nell’anima, viaggio che oggi continua grazie alla ripubblicazione del disco per la Tuk Reloaded di Fresu e che arriva a Salerno con il giovane trombonista Filippo Vignato.
Il repertorio di Wanderlust è composto da vecchie e nuove composizioni del Quintetto, per l’occasione arrangiate per sestetto, che riprendono il mood di album come “Ossi di Seppia” e “Ensalada mistica” pubblicati precedentemente per la Splasc(h) Record.
A questi si aggiungono il brano di Erwin Vann “Children of 10000 Years”, lo standard di Mal Waldron “Soul Eyes”, l’intenso tema cinematografico di William Walton “Touch Her Soft Lips and Part” oltre ad un omaggio al sassofonista e flautista belga Bobby Jaspar.
Se il disco si apre con l’arrangiamento originale di “Trunca e peltunta” registrato nel 1986 assieme a Dave Liebman è il brano “Wanderlust” (termine inglese di origine tedesca che si riferisce al desiderio di viaggiare o esplorare il mondo) a dare identità al progetto inteso come viaggio possibile nell’anima. Viaggio che oggi si riprende grazie alla ripubblicazione del disco per la Tǔk Reloaded di Paolo Fresu e che viene portato in tour con il trombonista Filippo Vignato, astro nascente del jazz nazionale in un anno particolarmente importante per l’etichetta di Fresu che compie i dieci anni di vita.
Il quintetto di PAOLO FRESU nasce nel 1984 per volontà di Paolo Fresu e Roberto Cipelli e oggi fa a pieno diritto parte della storia del moderno jazz italiano, festeggiando – con la stessa originale formazione – i trent’anni di vita, cosa assai rara nell’intera storia della musica afroamericana. Dopo varie forme diviene gruppo odierno a cavallo fra il 1984 e il 1985 con la registrazione di ‘Ostinato’ per la Splasc(h) Records, e si consacra come uno dei gruppi di punta del jazz italiano con il disco ‘Inner Voices’ assieme al sassofonista americano Dave Liebman (1986). Da allora svolge un’intensa attività concertistica e discografica oltre che didattica. Infatti, il gruppo si propone spesso come ‘gruppo docente’ che da’ forma a Seminari interattivi sugli stili e le strutture delle jazz viste dall’interno dell’esperienza di gruppo (Seminari di Nuoro, Victoria School of Arts di Melbourne, Matera). Importante e unica poi, a questo riguardo, la straordinaria esperienza delle “Cinque giornate del Jazz” tenutasi nel corso della stagione invernale 2005/2006 presso la sala Monteverdi del Conservatorio di Musica di Bolzano e in collaborazione con la Ripartizione Cultura della locale Provincia Autonoma. Dall’esperienza è poi stato pubblicato un libro con annesso DVD per Auditorium Edizioni di Milano. Tutti gli elementi della formazione hanno precise e importanti esperienze didattiche tuttora in corso: Roberto Cipelli è titolare della cattedra di pianoforte jazz al Conservatorio di Trento dove è anche responsabile di dipartimento nonché dal 2014, direttore dei Seminari Jazz di Nuoro. Attilio Zanchi e Tino Tracanna sono titolari della cattedra di Musica Jazz presso il Conservatorio di Milano, mentre Ettore Fioravanti lo è della stessa cattedra presso il Conservatorio di Frosinone. Diversi progetti hanno inoltre visto il quintetto partecipe a esperienze multimediali tra il jazz e le altre arti (Teatro, Cinema, Poesia e Danza).
Filippo Vignato è un trombonista e improvvisatore italiano nato nel 1987. Considerato come uno dei più interessanti musicisti italiani della sua generazione, ha vinto il premio della critica Top Jazz come ‘Miglior Nuovo Talento’ nel 2016 per il suo debutto da leader nell’album Plastic Breath (Auand) e svolge un’intensa attività concertistica in Italia ed Europa. Il suo ultimo disco è ‘Ghost Dance’ (2019) realizzato in duo con il violoncellista Hank Roberts.
Due i luoghi d’incontro dei concerti d’estate, palcoscenici d’eccezione all’aperto, con ingressi e posti numerati, che daranno spazio quest’estate alla rassegna #MoroSummerTour2020 organizzata dal Jazz Club Il Moro: il Complesso Monumentale San Giovanni di Cava De’ Tirreni (Sa) e l’Arena del Mare di Salerno.
Biglietti in prevendita su posto www.postoriservato.it oppure direttamente presso il Moro.
Per info e prenotazioni concerti tel. 089 4456352 | 340 3939561 – 333 4949026
Botteghino Arena del Mare Piazza della Concordia, Salerno aperto dalle 18.30 prima dello spettacolo.