Gesù nasce dalla sabbia grazie alle sapienti mani di artisti; primo bagno di folla per le sculture

Una tensostruttura montata tra il Teatro Pasolini e l’arenile di Santa Teresa sostituisce la canonica grotta che ha visto i natali del più grande Natale della storia. Una natività di sabbia sta prendendo qui forma, scolpita su finissima sabbia di fiume, tra spruzzi d’acqua e veli di adatto collante.

Il Maestro Schiumarini non si lascia sfuggire nulla ma già si può vedere in anteprima il lavoro plasmato in un’ottica di moderna comprensione della natività del Cristo. In piena coerenza ai messaggi dell’attuale Pontefice, il presepe è coniugato nelle forme delle migrazioni. Ecco così che Giuseppe e Maria sono su una barca e ad aspettare il bambinello non c’è una mangiatoia ma una sporta.

Anche l’angelo dell’exultet ha la forma di una vedetta della capitaneria, riferimento ovvio alla marina che avvista e salva tanti di questi disperati. Ma a Salerno una simile interpretazione commuove un po’ di più, se possibile, considerando che siamo città di mare e di marinai.

Alla presentazione del Presepe di Sabbia al PalaSabbia, l’assessore al bilancio Roberto De Luca, che ha sottolineato la novità che questo evento rappresenta per l’offerta culturale di Salerno, soprattutto per le famiglie.

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