Ai posti di partenza per il via alla Festa delle Famiglie Arcobaleno. Questa mattina al Comune anche atri eventi collaterali che parlano di omogenitorialità
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Arcobaleno. Festa delle Famiglie Arcobaleno e non solo, al Comune di Salerno. Presentati, oltre alla Festa delle Famiglie Arcobaleno, una serie di eventi e giornate di studio dedicati alla sensibilizzazione sul tema dell’ omogenitorialità. Presenti all’ incontro di questa mattina al Palazzo di Città per la Festa delle famiglie Giuseppina La Delfa, presidente nazionale Famiglie Arcobaleno, Ottavia Voza, presidente Arcigay Salerno, la professoressa Maria Rosaria Pellizzari, docente delegata del Rettore per le Pari Opportunità , Luigi Bisogno Lega dei Giovani per Salerno, e in rappresentanza dell’Amministrazione di Salerno, il delegato dal sindaco Angelo Caramanno.
Gli appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza, in via preparatoria alla Festa delle Famiglie Arcobaleno , sono una giornata all’ Università degli Studi di Salerno, mercoledì 29 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.30, dove si terranno dibattiti tenuti da rappresentanti dell’ Osservatorio sull’ Identità di Genere della Federico II di Napoli, dell’ Università di Foggia, e del Sannio. E questa sera 24 aprile, alle ore 19.00, la Festa continua presso il Teatro Ghirelli di Salerno, dove gli omogenitori si raccontano.
La questione affrontata nella conferenza che annuncia lo svolgimento di questa Festa, è quella della cittadinanza per le famiglie arcobaleno. Ad una coppia di genitori omosessuali, lo Stato non garantisce anzitutto ad entrambi la parità dei diritti sul proprio figlio, ma unicamente al genitore biologico. Nella malaugurata ipotesi di una morte di uno dei due, o di separazione, il figlio diventa dunque orfano, in quanto l’altro componente della coppia viene considerato un estraneo. Questa Festa, e soprattutto le sollecitazioni che stanno avvenendo grazie ad una risposta positiva di moltissimi atenei del Sud ( che a dispetto degli stereotipi è considerato chiuso e retrogrado), vogliono far riflettere circa il diritto di formare una famiglia, che deve essere tutelato anche legalmente (e non concesso o tantomeno imposto).
Salerno è stata scelta come città ospitante per la prossima Festa delle Famiglie Arcobaleno, che si terrà il prossimo 3 maggio, e non a caso è stata preferita a grandi città come Roma o Bologna, in cui questo argomento è stato già ampiamente trattato. Lo scopo di questa festa è quello di abbattere l’ignoranza, intesa come “non conoscenza”, e fare in modo che attraverso la conoscenza, i muri che la morale religiosa e la chiusura mentale eretti vengano abbattuti. Questa festa vuole mettere in contatto chi ancora non conosce il mondo delle famiglie gay e lesbiche e dei loro bambini, al fine di dimostrare che sono animate dallo stesso desiderio e lo stesso amore dei genitori eterosessuali. Bisogna educare alle differenze.
Salerno, definita da Caramanno “una città fortemente votata all’apertura culturale”, sostiene che la sua apertura progressista cozza con una vacanza di leggi che garantiscano i diritti legali agli omogenitori. Infine Luigi Bisogno, sostiene “l’abitudine alla non conoscenza” che al giorno d’oggi si vive, e che i giovani salernitani vogliono sdoganare questo pessimo comportamento aderendo orgogliosamente alla Festa delle Famiglie Arcobaleno.
Partecipare alla Festa delle Famiglie Arcobaleno potrebbe essere un’occasione per capire ciò che fa tanta paura e che viene così ostinatamente rifiutato, e scoprire che magari è una bellissima realtà che accoglie e ama i bambini esattamente come quella a cui si è abituati.
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