L’ArchTour riprende le visite guidate alla scoperta di Salerno con la nuova tappa alla Cittadella Giudiziaria. Tutte le foto del Tour
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L’ArchTour, il ciclo d’incontri organizzato dalle associazioni Salerno Cantieri&Architettura e Fonderie Culturali, torna, allo sbocciare della primavera, alla scoperta della città di Salerno.
Questa volta la visita guidata punta i riflettori su una delle opere architettoniche più controverse degli ultimi anni: la Cittadella Giudiziaria.
Progettata da David Chipperfield nel 1999 e ultimata lo scorso anno, la sede del Tribunale di Salerno ha avuto una dinamica progettuale piuttosto altalenante.
A raccontarci la storia del cantiere durante la visita per l’ArchTour sono stati l’Ing. Ennio Campagnuolo e l’Archeologa Iannelli.
Mai come in questo caso, infatti, si è vista necessaria una stretta connivenza tra architetti, ingegneri e archeologi che sin dai primi anni del 2000, hanno lavorato strenuamente sia alla realizzazione del progetto che alla conservazione dei preziosi reperti archeologici rinvenuti in loco.
“L’esecuzione dei lavori è stata molto complessa – ha raccontato l’Ingegnere Campagnuolo durante l’ArchTour – il progetto è stato vinto durante il concorso d’idee da Chipperfield nel ’99 e i lavori sono iniziati nel 2003. Malgrado fossero state fatte sia indagini archeologiche che indagini sulla presenza di ordigni bellici, abbiamo trovato sia rinvenimenti archeologici che una bomba di 500 libbre”.
I ritrovamenti archeologici, la presenza dell’ordigno bellico con la conseguente evacuazione dell’area e il fallimento dell’impresa appaltatrice, hanno fatto sì che i lavori subissero dei blocchi sia nel 2005 che nel 2008, per poi riprendere nel 2010.
Un progetto talvolta sfortunato, che ha visto la sua ultimazione soltanto lo scorso anno. Oltre agli impedimenti di tipo logistico, l’opera di Chipperfield si è dovuta scontrare anche con i pareri negativi degli abitanti della città di Salerno, i quali durante l’ArchTour hanno espresso la loro perplessità sul complesso degli edifici.
Perchè la Cittadella Giudiziaria fa parte della lista nera dei progetti in cantiere a Salerno?
Il progetto della sede del Tribunale è l’ennesimo episodio in cui lentezza dei lavori, estetica e localizzazione del sito, incontrano lo scontento della massa. Il mormorio degli abitanti che quasi sempre accompagna l’esecuzione di un’opera, spacca letteralmente in due l’opinione: il dibattito diventa automaticamente un pro e un contro senza speranza di una tregua.
Al di là della scelta estetica di modulare, sia nelle facciate che nei porticati, l’intero complesso giudiziario con rigide geometrie che ricordano le sbarre delle prigioni e al di là della opinabile scelta del sito nel cuore fondativo, il problema della Cittadella Giudiziaria è la sua totale decontestualizzazione con il tempo.
Un’idea risalente agli anni ’80, progettata e pensata per una città degli anni ’90 e costruita oltre la prima decade del nuovo millennio. Un’idea che ha, dunque, ignorato il cambiamento continuo di una città in movimento.
Un progetto messo in cantiere vent’anni fa, finisce inevitabilmente per scontrarsi con i cambiamenti del luogo e delle necessità degli abitanti della zona, diventando così vecchio, austero e inadatto. Uno dei problemi sollevati, infatti, durante l’ArchTour è l’inadeguatezza dei parcheggi e dell’impianto viario.
Prospettive di caos e di blocchi della città una volta inaugurata la sede giudiziaria, spaventano non poco gli abitanti che quotidianamente vivono la Valle dell’Irno.
Mentre è ancora incerta la data dell’inaugurazione, la Cittadella Giudiziaria aspetta inerme di essere utilizzata, diventando, nel frattempo, una vuota zona di passaggio, una piazzetta popolata solo di sera e un cortile deserto.
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