Con una delibera di giunta, il Comune di Fisciano ha provveduto all’adozione del Piano Provvisorio di prevenzione della corruzione (art. 1 comma 8 Legge 190/2012).
Lo stesso è suscettibile di modifiche e/o integrazioni e, ove occorra, di intera riscrittura, non appena verranno fornite le linee guida del Piano Nazionale Anticorruzione e/o fino all’adozione delle specifiche intese in sede di Conferenza Unificata”. Una precedente delibera di giunta aveva individuato nel segretario generale del Comune di Fisciano, dott.ssa Valentina Laudati, la responsabile della prevenzione della corruzione dello stesso ente. Inoltre, l’organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile individuato, entro il 31 gennaio di ogni anno, adotta il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, curandone la trasmissione al Dipartimento della Funzione Pubblica. L’attività di elaborazione del Piano non può essere affidata a soggetti estranei all’amministrazione. Il responsabile, entro lo stesso termine, definisce procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. Il responsabile individuato ai sensi del comma 7 art.1 legge 190/2012 provvede anche:
a) alla verifica dell’efficace attuazione del piano e della sua idoneità, nonché a proporre la modifica dello stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti nell’organizzazione o nell’attività dell’amministrazione;
b) alla verifica, d’intesa con il dirigente competente, dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione;
c) ad individuare il personale da inserire nei programmi di formazione di cui al comma 11.
Tra le finalità del Piano figurano:
- Individuazione delle attività a più elevato rischio di corruzione;
- Meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione;
- Obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge;
- Obblighi di informazione nei confronti del responsabile chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano;
- Monitoraggio dei rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e dipendenti della stessa amministrazione
- Principi e modalità di pubblicazione on line dei dati.
Il Piano definitivo verrà approvato successivamente, salvo eventuali modifiche che dovranno essere registrate allo stesso in sede di futuri incontri.