Prorogata ulteriormente la chiusura della mostra “Il Presepe di Sabbia – Scuola Medica Salernitana”: domenica 27 gennaio ci sarà l’ultimo saluto solidale, con un contributo libero a favore di “Bella Sempre”
La Compagnia della Sabbia si prepara a salutare Salerno dedicando l’ultimo giorno di apertura alla solidarietà: domenica 27 gennaio 2019 la mostra “Presepe di sabbia” sarà, infatti, visitabile senza biglietto di ingresso ma a fronte di un contributo libero a favore di “Bella Sempre”, il progetto solidale di raccolta fondi promosso dalla Fondazione della Comunità Salernitana onlus, Cna Salerno e Inner Wheel Club Salerno a favore delle donne malate di cancro.
Grazie a “Bella Sempre” l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno beneficerà di un casco speciale per contrastare la caduta dei capelli nei pazienti che si sottopongono a trattamenti chemioterapici.
“Oltre a destinare il ricavato dell’intera giornata di domenica a Bella Sempre, abbiamo tenuto un salvadanaio per raccogliere fondi destinati a questo progetto per tutta la durata dell’evento. È il secondo anno di fila che sposiamo questa causa, perché crediamo fermamente in questo progetto della Fondazione della Comunità Salernitana della presidente Antonia Autuori che restituisce un barlume di normalità alle vite delle donne in lotta contro il cancro”, ha commentato Domenico Spena, direttore artistico della mostra che, anche quest’anno, ha avuto un successo di pubblico straordinario.
Aperti anche venerdì e sabato
Inizialmente prevista per il 14 di gennaio e poi spostata al 20 gennaio, la chiusura della mostra “Il Presepe di Sabbia – Scuola Medica Salernitana” è stata prorogata ulteriormente a domenica 27 gennaio.
Un intero weekend di apertura straordinaria – a orario continuato dalle ore 11 alle 19 – per fruire delle sei sculture monumentali realizzate con maestria e passione da quattro artisti della SandArt internazionale – Ferenc Monostori (Ungheria), Aaron Ojeda (Spagna), Laura Scavuzzo (Italia) e Aleksei Rybak (Russia) – ispirate alla storia e all’identità medievale salernitana.