Si avvicinano le Europee 2014, ad AnnoUno i giovani avvertono sfiducia nella politica italiana e affermano di non voler regalare dei soldi a chi non ha mai pensato al loro futuro
La puntata di AnnoUno del 22 maggio 2014 , lo spin off di AnnoZero di Michele Santoro, si è aperta partendo dai giovani. Questo programma con solo quattro puntate è condotto dalla giovane giornalista Giulia Innocenzi. Lo stile è quello creato dal suo mentore, ovvero un video che riprende la realtà politico-sociale di oggi a cui segue lo spazio dato agli ospiti, in questo caso i giovani.
Mariano è un ragazzo di 22 anni. Il padre ha perso il lavoro 8 anni fa. Ha il sogno, come tanti, di sposarsi un domani con la sua amata. Il traguardo è lontano, quasi irraggiungibile. Guadagna infatti 20 euro al giorno vendendo calzini a Napoli, la sua città. Durante la trasmissione dà sfogo alla sua rabbia, sapendo che andando a votare regalerà ancora una volta uno stipendio ai politici. Quei politici che per lui non hanno fatto mai nulla. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin gli risponde così: “Io cosa posso dirti? Dico solo che in alcune Regioni che funzionano bene la possibilità di trovare lavoro è maggiore, se nasci in Regioni colpite dal degrado sociale come la Campania o la Calabria le tue possibilità di lavorare si riducono“.
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La sfiducia nella politica ce l’ha anche un altro ragazzo tra il pubblico, conscio che il suo voto non farà altro che confermare la poltrona ai politici. E anche lui il 25 maggio si alzerà dal letto cercando di andare a guadagnare qualcosa, invece che recarsi alle urne per la felicità dei politicanti.
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Antonio Di Pietro, l’ospite speciale, guarda al ricambio generazionale nella politica: “C’è bisogno anche che la magistratura faccia il suo dovere prima che qualcuno si presenti a fare il mestiere del politico. Bisogna sapere prima che segga sulla poltrona cosa ha fatto, e non dopo che è stato eletto”. Una ragazza gli da due di picche, ricordandogli che nel suo partito (L’Italia dei Valori) c’è stata la lotta per i rimborsi elettorali e che lui stesso nel 2009 ha chiesto l’immunità parlamentare.
Segue un collegamento in diretta con Beppe Grillo che tiene un comizio in Piazza Duomo a Milano, ripetendo anche questa volta che bisogna processare la classe dirigente on line.