Ad Angri sono apparsi manifesti funebri annuncianti la morte professionale di un avvocato. Il gesto di una collega salernitana danneggiata ed in causa con il legale angrese

[ads1]

Angri – Ha destato molta curiosità nella comunità angrese l’apparizione dei manifesti funebri che rendevano noto della “morte professionale” di un legale di Angri.

A quanto pare però non si è trattato di una goliardata ma di una vera e propria controversia tra due legali degenerata in malo modo. A disporre l’affissione dei manifesti è stata un’avvocatessa salernitana che, a suo avviso, è stata danneggiata dal comportamento e dalle azioni poste in essere dalla collega angrese.  Le accuse mosse all’avvocatessa angrese però appaiono gravissime: «Manomissioni subite nei miei fascicoli e documenti di studio, causandomi la perdita di numerose cause con un danno patrimoniale di un milione di euro di cui si agirà in sede civile per il risarcimento dei danni».

Come riportato dal Mattino, il legale di Salerno ha indirizzato all’Ordine degli avvocati di Nocera Inferiore una lettera. La richiesta è di radiazione per l’avvocatessa che, oltre al danno economico riconducibile alle cause perse, rappresenta:«atteggiamenti calunniosi e minacciosi nei miei confronti e di quelli delle mie collaboratrici di studio, creando un gravissimo disagio psicofisico e intralciando il regolare svolgimento dell’attività forense. Questi comportamenti, oltre a ledere il decoro della propria persona, pongono in serio disagio il sottoscritto creandogli un serio disagio economico, esistenziale e morale. Chiedo che si voglia agire e adottare nei confronti dell’avvocatessa i dovuti provvedimenti disciplinari con conseguente radiazione a vita dall’albo degli avvocati».

Una bagarre che poco si confà ad un arte come quella forense che si contraddistingue per dialettica e retorica, questa volta trascesa ai minimi termini.

[ads2]