Un focus su malattie rare, trapianti e donazioni di organi, tenutosi questa mattina al convegno presso Castello Doria di Angri. Prende l’avvio una sinergia tra Amministrazione Comunale ed associazioni per l’istituzione di uno sportello informativo e di assistenza ai cittadini
Ad Angri l’avvio di una sinergia tra Amministrazione Comunale ed associazioni tematiche per l’istituzione di uno sportello informativo e di assistenza ai cittadini, per una rete operativa di studio, ricerca e divulgazione.
La proposta è stata accolta dal Sindaco Cosimo Ferraioli a seguito dell’interessante convegno sulle malattie rare, trapianti e donazioni di organi che si è svolto questa mattina al Castello Doria e che ha visto l’intervento di autorevoli interventi di medici ed esperti.
Partire dalle esperienze vissute da trapiantati e parenti come per l’angrese Filomena Iovino, che ha inteso costituire un’associazione per il morbo di Gaucher di cui era affetto il marito Pietro Cinque, e l’attività che svolge l’ACMRC, associazione presieduta dall’angrese trapiantata Barbara Vergori.
Interessanti gli interventi del dott. Bruno Bembi, direttore del Centro Regionale Malattie Rare del Friuli Venezia Giulia e del suo omologo in Campania, il dott. Giuseppe Limongelli, che ha relazionato sulla situazione sul nostro territorio e le interazioni con le associazioni. Il medico rianimatore Manuela Lugano del Centro di malattie rare di Udine ha evidenziato il necessario approccio anche sociologico verso queste patologie e nella particolare condizione di morte cerebrale e disponibilità all’espianto di organi.
Un tema evidenziato dal punto di vista del donatore con gli interventi dei presidenti Amdot Gino D’Angelo ed AIDO Vincenza De Vita. Il dott. Massimo Petrosino del centro donazioni dell’Umberto I di Nocera Inferiore ha evidenziato la situazione sul nostro territorio. Sentito l’intervento di Don Luigi La Mura. Utile l’intervento dell’Avis di Angri presieduta da Aniello Calabrese sulle iniziative svolte per la donazione del sangue.
Ha fatto il punto in Campania Orfeo Mazzella, presidente del Forum delle associazioni malattie rare, da cui sono giunte le proposte condivise dall’amministrazione. Ha commosso tutti l’intevento di Katia, un’infermiera di Udine che ha raccontato dell’esperienza vissuta con la vicenda dell’angrese Pietro Cinque durante la sua degenza ad Udine.