Andrea Sannino nella serata di ieri ha presentato “Andrè”, il suo ultimo lavoro discografico al teatro Comunale di Mercato S. Severino
Emozione in musica nella serata di ieri per Andrea Sannino al Teatro Comunale di Mercato S. Severino.
L’artista per la prima volta si è esibito nella Valle dell’ Irno davanti ad una platea sognante di tutte le età.
Il giovane cantautore durante il concerto, ha presentato il suo ultimo lavoro discografico “Andrè”,composto da 14 tracce eleganti e appassionate ,che disegnano la rotta di viaggio nell’universo sonoro di Sannino .
Il noto cantante di “Abbracciame” ,brano di grande successo dell’ album “Uanemà,
con la produzione artistica di Mauro Spenillo e Pippo Seno, si è esibito in una performance stupefacente che ha coinvolto per tutta la serata il pubblico creando un perfetto mix di romanticismo, con “Carnale” , “Lassame cu ‘tte“,” Na’ Vita Sana ” unito al ritmo senza tempo dei grandi classici della musica partenopea, rendendo omaggio ai più grandi personaggi della tradizione artistica partenopea.
Il momento più sentito della serata è giunto quando ha intonato per ben due volte, (a grande richiesta del pubblico), la canzone “Abbracciame”, che sin dalle prime note ha scatenato la folla che ha cantato a squarciagola.
“Le aspettative – ha dichiarato Sannino ai microfoni di zerottonove – questa sera sono state ripagate tantissimo, come ho detto a fine spettacolo sono entrato in punta di piedi perché ogni volta che la musica in lingua napoletana ti porta fuori dai confini di Napoli è sempre qualcosa di particolare e per niente scontato “.
“Abbiamo una grande storia – ha continuato il cantautore – e anche tanti pregiudizi dovuti a vari tipi di linguaggi napoletani, per questo le persone sono sempre un po’ diffidenti . Ma poi quando porti sul palco un messaggio di amore pulito , divertente e soprattutto di teatro, durante i miei concerti cerco sempre di unire teatro e musica , così come avviene in una città come Salerno, oppure in altre province dell’ avellinese o addirittura fuori dalla nostra regione, capisco che in realtà la nostra cultura, la lingua napoletana ci può portare ovunque nel mondo”.
“Non sono io quello che porta la musica napoletana nel mondo – ha concluso l’ artista – ma è la stessa musica che riesce a portare me nel mondo”.