Verona Salernitana, 1° febbraio 1998, I giornata di ritorno. Nell’anno della promozione l’unica vittoria al Bentegodi contro gli storici rivali
[ads1] Verona Salernitana. Quest’accoppiata rivela sempre qualche ricordo particolare in entrambe le tifoserie. Non solo per la ormai nota rivalità ma anche perché alcune sfide hanno segnato la storia calcistica di ambedue le compagini. Riavvolgiamo il nastro di 19 anni. Siamo nel 1998, anno indimenticabile, quello dell’ultima promozione in serie A. La Salernitana è fortissima e prima in classifica. Il Verona arranca un po’ e si gioca la possibilità di agganciare il treno promozione.
Ma i granata, guidati magistralmente da Delio Rossi in panchina e dai vari Tosto, Breda, Tedesco e Di Vaio in campo, sono la vera sorpresa della stagione e, giornata dopo giornata, consolidano la loro forza e il primato fino ad allora condiviso col Venezia. Verona Salernitana è sfida cruciale, dà il via al giro di boa di un Campionato avvincente e entusiasmante. E la Salernitana va a giocarsi il match con la consapevolezza di essere più forte ma anche con la capacità di adattarsi all’avversario. A sorpresa Delio Rossi abbandona il classico 4-3-3 tutto tagli e gioco offensivo, lasciando in panchina “Ciccio” Artistico, Ricchetti e il suo sostituto De Cesare e lanciando nell’undici titolare il fedelissimo Paolo Rachini, dodicesimo per eccellenza, Renato Greco, bomber di scorta sempre pronto e il calciatore ceco Vaclav Kolousek.
La gara sarà caratterizzata da una sospensione di 6 minuti ad inizio ripresa, voluta dall’arbitro Ceccarini, per gli scontri avvenuti tra le due tifoserie e la Polizia, con conseguente lancio di lacrimogeni. Ma la Salernitana non si scompone e colpisce al 9’ della ripresa. Kolousek calcia, Battistini respinge con una mezza papera e Greco è pronto a ribadire in rete la difettosa respinta dell’estremo gialloblu. I granata tengono il campo, respingono gli assalti del Verona e addirittura a 10 minuti dal termine, Delio Rossi inserisce un difensore, Franceschini, per un centrocampista, Tedesco. Ma proprio allo scadere arriva anche il gol della sicurezza. È proprio Greco, in contropiede, ad imbeccare Kolousek che a tu per tu con Battistini, piazza la palla nell’ango basso col sinistro: 2-0 finale, il Venezia perde a Genova e la Salernitana riconquista il primato solitario.
È una grande vittoria, quella che, a detta del Presidente Aliberti, ha dato alla squadra la certezza dei propri mezzi e la consapevolezza di poter davvero pensare di vincere il Campionato e ritornare in serie A dopo 50 anni. Sarà così, la Salernitana concluderà la sua marcia trionfale da capolista. Che la sfida di domenica, a 19 anni dall’ultimo successo, sia di buon auspicio alla Salernitana.
XX Giornata – 1 febbraio 1998
Hellas Verona – Salernitana 0-2 (12’ s.t. Greco, 46’ s.t. Kolousek)
Hellas Verona: Battistini, Siviglia, Baroni (17’ s.t. Ghirardello), Lucci, Vanoli, Giandebiaggi, Corini, Colucci L., Binotto (35’ s.t. Esposito Massimiliano), Manetti (28’ s.t. Aglietti), De Vitis. Panchina: Iezzo, Caverzan, Giunta, Italiano. All. Cagni
Salernitana: Balli, Del Grosso, Ferrara, Cudini, Tosto, Kolousek, Rachini, Breda, Tedesco Giacomo (37’ s.t. Franceschini), Greco (47’ s.t. Ricchetti), Di Vaio (25’ s.t. De Cesare). Panchina: Ivan, Fusco, Napolioni, Artistico. All. Rossi
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