L’amministrazione comunale di Eboli con una nota stampa, dopo le polemiche degli ultimi giorni, sottolinea la trasparenza e il rispetto delle regole nelle assegnazioni e negli sfratti degli alloggi pubblici
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Dopo le diverse polemiche venute fuori negli ultimi giorni sulle procedure per le assegnazioni e gli sfratti degli alloggi pubblici, l’amministrazione comunale ha voluto fare chiarezza. Il sindaco, Massimo Cariello , con la sua squadra, ha sottolineato come le procedure per tali scopi sono sempre state attuate con il rispetto delle regole senza fare favoritismi e/o penalizzare alcune famiglie.
Le parole del sindaco:
«Abbiamo annunciato e dimostrato come l’assegnazione degli alloggi pubblici, da quando siamo alla responsabilità del Comune, segua canali trasparenti, nel rispetto delle regole, che significa garanzia massima per tutti . I nostri uffici assumono il carico di tutte le famiglie che siano in condizioni di disagio, ma anche che abbiano i titoli per le assegnazioni, abbiamo cancellato la vergogna degli anni scorsi, quando gli alloggi venivano assegnati sulla base di rapporti personali, non seguendo graduatorie e criteri, così penalizzando le famiglie più deboli».
Nello specifico , l’episodio che ha fatto nascere le polemiche, è stato commentato dall’assessore Cosimo Pio Di Benedetto . I fatti sotto accusa riguardano una famiglia che è riuscita ad ottenere un alloggio diverso e più grande rispetto a quello assegnato in precedenza. L’assessore Di Benedetto ha spiegato l’accaduto così:
«Non c’è stata alcuna assegnazione di alloggi ad un dipendente comunale, ma solo il cambio dell’alloggio, per mutate condizioni di famiglia. L’assegnatario in questione ha lasciato un alloggio piccolo ed acquisito un alloggio appena più grande, in ogni caso insufficiente per l’assegnataria che nelle ultime ore si è lamentata e che quindi non ha subito alcuna penalizzazione. Per quanto riguarda, invece, le operazioni di sfratto, qualcuno dimentica che si tratta di azioni traumatiche, da realizzare con la massima sensibilità, ma soprattutto nel rispetto delle procedure. E’ falso che ci siano ritardi voluti, siamo in attesa di completare le procedure di verifica della presenza o della mancanza dei requisiti, al termine delle quali saranno applicate le procedure di sfratto, eventualmente».
Di Benedetto ha inoltre continuato spiegando come il ruolo del comune non è quello di un’agenzia immobiliare. Spesso, infatti , il comune non riesce ad assegnare nuovi alloggi a famiglie che nel corso degli anni si allargano perché nessuno è disposto a spostarsi.
Anche Lazzaro Lenza ,assessore alle politiche sociali ha detto la sua sulla vicenda:
«Le politiche sociali di Eboli sono molto attente ai singoli casi che vengono segnalati ed agiscono per rendere concreti questi concetti di giustizia sociale applicando di volta in volta tutti gli strumenti a disposizione a seconda del bisogno emerso e degli obiettivi di inclusione attiva da raggiungere».
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