Allarme rientrato al Ruggi D’Aragona: soltanto ieri si ipotizzavano 50 nuovi contagi Covid all’interno della Torre cardiologica
Alla Torre cardiologica del Ruggi d’Aragona si tira un sospiro di sollievo per l’allarme focolaio da poco scongiurato.
Focolaio Covid?
Nella giornata di ieri, infatti, dall’azienda ospedaliera era partito l’allarme in seguito al caso di positività di un cardiochirurgo, che aveva poi a sua volta contagiato una sua assistente. Da subito sarebbe partita la ricostruzione della rete dei contatti all’interno del reparto, con tamponi effettuati su tutto il personale medico ed infermieristico, oltre che sui pazienti ricoverati.
Il medico
Soltanto ieri si sarebbe parlato di ben 50 contagi all’interno della Torre, notizia poi smentita dal direttore dell’azienda ospedaliera universitaria, Vincenzo D’Amato. Il medico in questione sarebbe stato accusato di essere un “no vax“, ma in realtà, precisa D’Amato, il chirurgo avrebbe ottenuto l’esenzione a causa di problemi di salute e si sarebbe sottoposto regolarmente ai tamponi.
I test
D’Amato rassicura che nei prossimi giorni il tampone sarà effettuato su 1800 persone, inclusi operatori sanitari, medici, infermieri e pazienti attualmente ricoverati, in modo da scongiurare eventuali casi di positività al Covid.