Ha dell’incredibile quello che è successo sabato scorso. Due telefonate anonime avevano allertato di un ordigno presente nell’abitazione del Presidente della regione Campania. Per fortuna si è rivelato solo un bluff. Le indagini del caso, operate da esperti ed unità cinofile, hanno scongiurato questa minaccia. Fatto sta che nella giornata di sabato, il presidente Caldoro era impegnato a Roma per l’elezione del Presidente della Repubblica e nell’abitazione era presente solo la figlia.
Secondo gli investigatori, chi ha effettuato le telefonate sapeva che Caldoro non era presente nella sua abitazione. A Napoli però c’è un clima di preoccupazione, perché nonostante l’infondatezza, non è di certo la prima volta che capita un episodio del genere. Infatti lo scorso 12 aprile era scattato un allarme bomba che ha visto coinvolto il Comune. E prima di questo altri luoghi erano stati coinvolti: Palazzo San Giacomo, il teatro San Carlo e la metropolitana di Napoli.
Che sia una strategia della tensione che lega questi avvenimenti?