Dopo la crisi del Governo Renzi, difficile scioglimento del consiglio comunale a Scafati. Possibile, dunque, il ritorno di Aliberti alla carica di Sindaco
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L’attuale crisi del Governo Renzi, scaturita dai risultati del Referendum Costituzionale che hanno visto la netta vittoria del NO, sta mettendo in discussione l’intero scenario politico italiano, in modo particolare nelle amministrazioni comunali.
Gli scenari politici che si stanno delineando in queste ore, potrebbero influenzare l’amministrazione del Comune di Scafati. Per varane lo scioglimento del consiglio comunale è infatti necessario un decreto del Consiglio dei Ministri: atto che, almeno per il momento, pare impossibile da concretizzare, viste le dimissioni del Premier Matteo Renzi previste per questo venerdì.
Le dimissioni, quindi, del Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, potrebbero essere rinviate, o addirittura ritirate. Non sono ancora trascorsi i venti giorni canonici e le dimissioni dei consiglieri non hanno raggiunto il quorum necessario. Il vice sindaco Pagano infatti, secondo quanto riporta Agrotoday, la scorsa settimana ha rifiutato dimettersi. La sua carica, ancora in vigore, potrebbe aver portato a riflettere l’attuale maggioranza che, seppur instabile, resta in carica.
Aliberti, anche se destinatario della sentenza del Riesame, spera nel verdetto della Cassazione ed a una pena sospesa. Dunque un inaspettato scenario positivo per tutta l’Amministrazione scafatese e un’occasione di ritorno di Aliberti a Palazzo Mayer, che potrebbe essere bloccato solo dalla Prefettura, che difficilmente prenderebbe delle decisioni assai complicate, senza appunto il coordinamento del dimissionario del Ministero degli Interni.
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