Da pochi mesi, con il patrocinio del comune di Nocera Inferiore, a cura dell’associazione EsseInfo e .Lab, è iniziato un corso di alfabetizzazione giornalistica
[ads1]
Sono all’incirca cinquanta gli iscritti al corso, che prevede, oltre alle lezioni con il giornalista Luigi (Gigi) Di Mauro, anche interessanti seminari sui diversi volti della professione.
Il 16 novembre, presso la sala convegni del convento di sant’Antonio, sito in Nocera Inferiore, si è svolto il primo dei seminari previsti nel programma del corso. Al seminario erano presenti, oltre agli studenti iscritti, personalità note del mondo del giornalismo quali Davide Speranza (LaCittà), Maria Rosaria Vitiello (il Mattino) e Salvatore Campitiello, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e presidente dell’Assostampa Campania Valle del Sarno.
Il tavolo ha, poi, ospitato anche il sindaco Manlio Torquato per dei saluti molto più che istituzionali.
Davide Speranza ricostruisce la storia dei mutamenti subiti dal giornalismo cartaceo negli ultimi anni, che è poi stato sostituito con quello on-line, molto più fruibile, a discapito dell’arte e dell’informazione precisa e dettagliata. Conclude con versi di Pasolini e citazioni di Buzzati quello che è, un’intervento da vero professionista esperto nel settore.
Viene passata la parola al sindaco Torquato che saluta calorosamente i ragazzi presenti, spiegando la sua visione dell’atteggiamento che il giornalismo ha nei confronti della politica.
Meglio dopo 1 ora o dopo 10 ore la pubblicazione dell’articolo?
Davide Speranza consiglia “dopo”.
Chi sceglie di entrare in una redazione seria e decidere di intraprendere questo percorso nella vita, deve sempre dare peso alla fonte e alla sua veridicità. Questo sottrae molto tempo precedente alla pubblicazione, ma meglio un articolo decente poi, piuttosto che esageratamente impopolare ora.
Interviene Maria Rosaria Vitiello sostenendo di non essere completamente d’accordo. La velocità con la quale si recepiscono e spammano le notizie deve raggiungere un paio di minuti. Il suo passo all’interno di questo percorso nella “sopravvivenza del giornalismo” è basato sulla Deontologia.
Conclude Salvatore Campitiello, mostrando agli studenti un video sulla storia di Veronica Cruz, la bimba filippina che circa vent’anni fa era stata adottata da una coppia di italiani; a causa di una sentenza poco gradita del Tribunale, partì una campagna di sensibilizzare per far ritornare la bima nella precedente abitazione, speculando sulla foto della bambina. Onde evitare speculazioni sulle immagini dei minori, la Carta di Treviso vieta la condivisione di con il resto del mondo di immagini di minori.
Un vero e proprio corso di alfabetizzazione.
[ads2]