Doccia fredda per i cittadini di Agropoli e del circondario che speravano di salvare il presidio ospedaliero cittadino. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso che l’amministrazione comunale agropolese ‘aveva presentato in estate decretando, così, la fine del nosocomio. Dal primo di ottobre cominceranno a chiudere definitivamente tutti i reparti compreso il pronto soccorso. Il direttore dell’Asl Antonio Squillante, soddisfatto per una decisione che tanto ha caldeggiato, si dice pronto a sostituire il presidio ospedaliero con una postazione del Psaut cioè di prima assistenza munita di ambulanza con due medici uno specializzato in rianimazione, un altro in emergenza ed un autista-soccorritore.
A nulla sono servite le proteste della popolazione nei mesi scorsi e la mobilitazione dei paesi vicini che usufruivano dei servizi offerti dall’ospedale. Adesso la speranza lascia spazio alla delusione ed alla rabbia. Non trapelano ancora commenti da parte del sindaco Francesco Alfieri, il direttore dell’Asl Squillante invece ha subito dichiarato:<<Per me questa non è una battaglia vinta, ma un’occasione importante per razionalizzare la spesa, se ho agito così è perchè me lo ha richiesto la programmazione sanitaria>>.In questi giorni vivaci proteste si sono scatenate anche a Gioi Cilento dove, sempre il manager dell’Asl, ha deciso la chiusura del presidio del Saut (Servizi assistenza e urgenza territoriale).