Questa mattina, presso la Procura della Repubblica di Salerno, sono stati resi noti i particolari dell’operazione investigativa che ha portato alla carcerazione preventiva di cinque indagati per usura ed estorsioni nel territorio dell’Agro nocerino-sarnese
Alle prime luci dell’alba, è scattata un’operazione dei Carabinieri del ROS (Raggrupamento operativo speciale), su disposizione del GIP di Salerno, che ha portato alla carcerazione preventiva di cinque indagati per usura ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso, nel territorio dell’Agro nocerino-sarnese. Oltre alle custodie cautelari, sono state eseguite anche perquisizioni e sequestri.
Questa mattina, nel corso di una conferenza presso la Procura della Repubblica, sono stati illustrati i particolari dell’operazione investigativa. Al centro delle indagini un noto esponente della criminalità locale. Anche il fratello dell’uomo è stato attinto da un provvedimento cautelare reale.
Il procuratore Lembo: “Le operazioni sono cominciate nel dicembre del 2016”
La conferenza è stata aperta dal Procuratore Lembo, il quale ha illustrato la genesi dell’operazione condotta dalle Forze dell’ordine.
“Già nel dicembre del 2016 vi fu una prima operazione nell’agro-nocerino, precisamente nel comune di Nocera, che mise a fuoco l’esistenza di ben tre organizzazioni criminali, tra loro contrapposte. Le indagini puntarono a scoprire se era presente un nesso tra i soggetti di giovane età ed i personaggi storici dell’ambiente. Questo nuovo gruppo criminale ruotava intorno alla figura di P.A., il quale creava delle liaison pericolose con personaggi della politica locale.
Con quest’ultima operazione è stato concluso questo lavoro di analisi ed accertamento dei fatti. Questo lavoro ci fa riflettere sull’operatività attuale di vecchi spezzoni della vecchia camorra. Un personaggio chiave di questa indagine è M.M., il quale non coltiva solo interessi tradizionali (usura, estorsioni), ma anche all’interno di attività economiche. Costui è ricercato; i colleghi della magistratura e della polizia spagnola stanno eseguendo il mandato d’arresto europeo. L’uomo è residente alle Canarie”.
M.M. è pluricondannato per associazione di stampo camorristico, omicidio ed estorsione con metodo mafioso. Tra il 2014 ed il 2016, aiutato dalla moglie e dai cognati aveva messo su un’attività fiorente di prestiti. Sono state contate tre vittime effettive dell’usura e delle estorsione.
Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati 62.000 euro in contanti, buoni fruttiferi postali, assegni bancari e cambiali per un valore di 345.000 euro circa. Sequestrate anche il 25% delle quote della Nocerina Calcestruzzi, attribuite al fratello di M.M., M.G.
Le vittime sono costrette a pagare un tasso molto alto agli usurai,come spiega il Tenente Santagata
“L’unico particolare che abbiamo accurato è il tasso usuraio del 7-8% mensile, che calcolato su base annua corrisponde a circa l’800% annuo.
L’operazione è partita alle 4, con bussata alle 5. Abbiamo impegnato circa 40 Carabinieri; l’operazione si è svolta molto tranquillamente, senza nessuna criticità”.