Il direttore del presidio ospedaliero Nocera/Pagani, in seguito alla revisione della spesa sanitaria, prevede chiusura di servizi e riduzione dei salari. Cresce l’agitazione del personale
[ads1]
Aumenta lo stato di agitazione del personale del presidio ospedaliero Nocera/Pagani a causa degli ulteriori tagli previsti a seguito della revisione della spesa sanitaria. È prevista la chiusura di servizi quali il laboratorio di analisi cliniche e la riduzione delle quote di salario accessorio con decurtazioni illegittime ed arbitrarie per i meno abbienti, ovvero infermieri e operatori socio-sanitari. Il tutto si inquadra in uno scenario di assenza di organizzazione e riordino delle strutture e dei servizi sanitari.
“L’incapacità di gestione dei dirigenti delle strutture periferiche dell’agro nocerino sarnese, con specifico riferimento al presidio ospedaliero Nocera/Pagani, è diventata intollerabile” – sostiene la CISL FP di Salerno. “Speriamo che si possa intervenire per ripristinare sane e corrette relazioni sindacali per non arrecare ulteriori danni ai cittadini”.
Fino ad ora pare che non sia pervenuto nessun riscontro in merito da parte dell’Asl di Salerno. La situazione si aggrava ulteriormente a causa della chiusura di alcuni servizi in fascia pomeridiana e notturna mettendo a rischio la salute dei cittadini che afferiscono al presidio Nocera/Pagani.
È auspicabile pertanto, in tempi brevi, ottenere un immediato riscontro per far fronte all’emergenza che potrebbe determina la proclamazione di una prima giornata di sciopero di tutti gli addetti del presidio ospedaliero Nocera/Pagani.
[ads2]