Adriano Farano, cavese di 37 anni, ha reinventato il concetto di giornale multimediale giungendo sino alla Silicon Valley. Direttamente da Menlo Park (California), Farano risponde alle domande di Zon
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Adriano Farano è un ex giornalista che da Cava de’ Tirreni è giunto in California grazie alla creazione di nuove app che hanno reinterpretato il concetto di comunicazione. La tecnologia ha preso il posto del cartaceo e lo ha ripulito delle incertezze e di quelle fake news che troppo spesso manovrano la nostra vita quotidiana.
Watchup rappresenta il suo successo tanto da portarlo in Silicon Valley, consentendogli di raccogliere 4,5 milioni e di avere investitori come la Microsoft. Un’app che reinventa il giornale ed elimina le fake news, notizie non attendibili, e permette di avere in un’unica applicazione video-news di diverse emittenti. Ma prima di creare l’app che lo ha consacrato al Silicon Valley, Adriano Farano, da studente Erasmus a Strasburgo, crea un giornale multilingue che si chiama cafèbabel.com, presente oggi in 35 città europee.
Al Il Sole 24 Ore dichiara : “Ho raccolto i primi 500mila dollari in 100 appuntamenti. I primi 30 sono andati tutti male. Ma io non mollavo. Ci credevo. Questa è la golden age del giornalismo. Non c’è mai stata cosi tanta produzione di informazioni e le persone non hanno mai passato tanto tempo per leggere le notizie“.
Mentre al Millionaire.it spiega come la sola forza di volontà e il coraggio di portarsi dietro la propria famiglia lo abbiano aiutato a diventare la persona di successo che è oggi: “Sono partito per gli Usa con moglie e due figli (la più piccola aveva tre mesi). Avevamo la casa, il Visto, un sacco di appoggi. Ma un anno passa in fretta, il Visto scadeva e dovevo tornare in Europa. Mi sentivo come Cenerentola alla fine della festa“.
Tra i primi finanziatori che incontra ci sono l’ex direttore del Wall Street Journal, Gordon Crovitz, e un investitore della Microsoft di origini italiane.
Oggi Watchup è , come direbbero gli americani , tra i ‘daily newscasts‘ più seguiti e scaricati degli Stati Uniti e non solo.
L’intervista
Noi di Zon lo abbiamo contatto, e ci ha risposto direttamente da Menlo Park, California, lo stesso posto in cui ha creato il nuovo ‘tg personalizzato‘.
I: Appena si entra nel sito di Watchup appare “Watchup, il tuo tg personalizzato“. Cosa intende per
Telegiornale personalizzato?
A. F. : L’idea è di offrire contenuti in linea con le esigenze di ogni lettore a livello individuale. Il che vuol dire presentare una serie di servizi su tematiche diverse realizzati da testate diverse.
I: In che modo Watchup combatte le cosiddette ‘fake news‘?
A. F. : Noi lavoriamo solo con testate di riconosciuta indipendenza e qualità. Queste testate vengono selezionate dal nostro team editoriale. Non c’è spazio quindi per siti di dubbia qualità. Preferiamo avere poche fonti ma ben rodate.
I: Qual è stato il colpo “vincente” (contatti, incontri con grandi investitori o personaggi) che le ha permesso di entrare in Silicon Valley?
A. F. : Il mio arrivo lo devo alla borsa di ricerca Knight Fellowship a STANFORD che è stato un vero e proprio lasciapassare per il mondo della Valley. La cosa bella è che il mondo accademico è legato a doppio filo con quello delle aziende e delle startup.
I: Ha cambiato l’era della comunicazione creando un unico grande giornale multimediale, non si sente un po’ lo Zuckerberg italiano?
A. F. : Facebook è stata una rivoluzione. Noi, rimaniamo coi piedi per terra!
I: Da giornalista che ha creato un nuovo modo di fare comunicazione, cosa si sente di dire ai giovani giornalisti?
A. F. : Continuate a fare il vostro mestiere innovando ed essendo aperti alle nuove tecnologie, ma anche tornando ai concetti fondamentali: scavare in una storia, scoprire fatti inediti, fare domande serie e impertinenti. Rischiare.
I: Come definirebbe la Silicon Valley?
A. F. : È un ecosistema in cui mondo accademico, degli investimenti, della ricerca e delle imprese dialogano in continuo.
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