Lo scultore Antonio Trotta, deceduto all’età di 82 anni, era nato a Stio Cilento. Stava progettando la costruzione della porta del Cilento
Una triste perdita ha colpito il mondo dell’arte: è venuto a mancare all’età di 82 anni lo scultore Antonio Trotta.
Nativo di Stio Cilento, l’artista aveva perfezionato la propria formazione culturale ed artistica in Argentina. L’incontro con Lucio Fontana, Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e Ferdinando Tonello, oltre alla collaborazione con la Nizzoli Associati, hanno arricchito la propria esperienza professionale, proseguita quindi nella città di Milano. Trotta ha realizzato progetti d’architettura ed urbanistica sia in Italia che all’estero e realizzato diverse copertine per la rivista “L‘Architettura. Cronache e Storia”. Lo scultore ha lavorato il marmo presso numerosi laboratori artigianali ed ha partecipato a varie rassegne artistiche nella zona delle cave delle Apuane.
L’importanza della figura di Trotta per l’arte risiede nella sua capacità di raccontare la scultura attraverso il marmo, con una ricerca dal forte impatto poetico.
Lo scultore stava progettando la costruzione di un’opera monumentale all’ingresso del borgo di Stio a simboleggiare la porta del Cilento insieme al Primo Cittadino. Natalino Barbato ricorda l’artista con affetto, sottolineando la sua importanza nel far riscoprire nel Cilento l’importanza della Magna Grecia.