Il mare, il sole e i sapori genuini di Acciaroli
Quando si oltrepassa il Sele, l’antico confine fissato dai romani tra la Campania felix e la Lucania, lo spazio improvvisamente si apre e la natura prende il sopravvento.
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Il territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, si trova tra i dirupi vietati all’uomo e i fiumi, le gole del Calore e le grotte carsiche di Castelcivita e Pertosa popolate dai folletti, il mare pescoso e le colline tappezzate dagli olivi secolari, a volte millenari. Parliamo di una civiltà rurale, agricola e pastorale, abbarbicata sulle colline in piccoli centri nascosti per secoli e secoli. Le grandi emigrazioni iniziate dopo l’unità, hanno posto seri problemi di spopolamento e impoverimento demografico. Questo territorio riesce a proporsi proprio grazie al suo isolamento passato, offrendo attualmente merce ormai divenuta rara: acqua pulita, spazio e aria salubre. Anche la lentezza, che è una caratteristica di questi luoghi è divenuta pregio, un prodotto da offrire con convinzione e consapevolezza. Vi è in questi territori la capacità di regolare i tempi dell’uomo in base a quelli della natura, offrendo così alle persone che abitano nelle grandi città la possibilità di recuperare il loro passato.
Terra bella e ospitale, bagnata da acque cristalline che meritano il riconoscimento internazionale Bandiera Blu, un mare che appartiene al mito, proprio qui, narra la leggenda vivevano le sirene che tentarono d’incantare Ulisse.
Belli e ospitali sono i borghi che si affacciano sulla costiera cilentana, borghi come Acciaroli, stretta tra il mare e le colline, con la chiesa del XVI sec. che incornicia il porto, strade e piazzette ricche di luci e colori, «Un posto tranquillo, bello e per chi lo vive per la prima volta, se ne innamora immediatamente» afferma Stefano Pisani, sindaco di Pollica «Rientrando dalle mie uscite fuori dal Comune, arrivando sulle Ripe Rosse, località molto bella, vedo in lontananza Acciaroli, cambia il mio umore è una cosa straordinaria perché il vedere Acciaroli è come assorbire una buona quantità di tranquillità, anche di gioia, di serenità, […] io ritengo che sia il posto della bellezza».
Terra dove il tempo ancora non corre e l’ospitalità è di casa, «C’è un clima familiare, come se fossi a casa tua, dove la vicina di casa ti regala il basilico, i pomodorini […] questo è il senso dell’ospitalità» dice ancora Pisani.
Sono i tempi della natura a dettare gli appuntamenti agli abitanti del posto, cosicché le virtù di una vita slow diventano la risposta al dilagare del fast e alla frenesia della fast life.
La dilatazione dei tempi ha favorito, sul piano enogastronomico, la difesa del prodotto tipico legato all’identità culturale del territorio, trasformandolo in un valore da preservare. Pisani afferma: «Le produzioni agricole rappresentano una possibilità di generare economia ricchissima. Noi abbiamo recentemente certificato una delle nostre produzioni, le olive ammaccate, divenute presidio Slow Food».
Il prodotto tipico diviene allora un’attrazione per questi territori perché il tipico racconta la storia dei luoghi, ne comunica l’immagine all’esterno e diventa elemento di richiamo. Ѐ un viaggio condotto dal gusto per farsi testimonianza di unicità.
Peculiarità di questi prodotti tipici, che si possono trovare ad Acciaroli, è la creazione di decine e decine di ricette, dalle variazioni infinite. Gli stessi ristoratori propongono piatti propri della tradizione culinaria locale, adeguandosi alla logica oggi prevalente di un turismo che è alla ricerca del piacere, della suggestione del luogo, del gusto antico e genuino. La cucina che viene ricercata è quella che si caratterizza per le sue virtù di semplicità e naturalezza, per la sapienza dei sapori, per la varietà, la vivacità e l’originalità delle preparazioni, per la genuinità allo stesso tempo semplice e raffinata.
Un esempio concreto di quanto detto è promosso da Giancarlo Corteggiani, direttore del hotel “La Playa” e del ristorante “Le Terrazze sul Mare” di Acciaroli, che propone di ripartire dalle produzioni locali di tipo biologico e dal cibo di qualità, «Tutte le verdure sono prodotte presso la nostra azienda agricola, […] produciamo varie tipologie di insalate, lattuga, cappuccina, scarola, scarola riccia, radicchio, zucchine, melanzane, peperoni che noi proponiamo ai nostri ospiti» dice Corteggiani.
I piatti presentati diventano così veri fiori all’occhiello dell’arte culinaria. Si invita all’assaggio della Zuppa tenuta degli Eremi, «Facciamo un fondo di acciughe, olive e capperi, olive sempre prodotte nella nostra azienda e pomodorino ciliegina sempre da noi prodotto, viene sbollentata la scarola riccia e viene preparata questa zuppa, servita con dei crostini di pane integrale». Altro piatto forte sono «Gli gnocchi con le vongole, la vellutata di limoni e il pesce bandiera» cucinato secondo una ricetta segreta, ma di cui si garantisce la bontà.
Acciaroli dove la terra e il mare sono uniti da un unico denominatore, il sole per donare alle persone una solarità gioiosa, nella ricerca di tutto quello che è buono e genuino.