E’ stato costruito in epoca normanna, ma nasconde resti di un antichissimo edificio termale romano, alcuni credevano fosse la residenza del principe longobardo Arechi II. Ha subito restauri nel XIII secolo ed un altro nel XIX secolo e si trova adiacente ad una delle più importanti chiese longobarde d’Italia . All’interno si possono ammirare  archi a  tutto sesto con tarsie in tufo grigio e giallo, bifore scolpite di cui una che conserva un dipinto in rosso raffigurante anelli intrecciati, polifore intrecciate caratterizzate da archi acuti sorretti da piccole colonne, monofore realizzate in tufo e laterizio, alcuni dipinti floreali, una colonna da reimpiego normanna, mosaici e pitture risalenti addirittura al II secolo. Negli ultimi anni invece la struttura aveva subito un totale abbandono con occupazioni abusive e degrado, nel 1967 era stata  espropriata alla famiglia Fruscione da cui prende il nome ed ora, dopo un accurato restauro, ritorna al suo splendore.

Il sindaco Vincenzo De Luca, visibilmente emozionato, prendendo parte alla cerimonia di inaugurazione ha dichiarato: <<Si può dire simbolicamente che è morta quella che Aurelio Musi ha definito la città assente  che per 8-9 secoli ha dimenticato la sua storia. Questo meraviglioso recupero artistico segna la fine della Salerno che non aveva memoria sua storia, della Salerno delle chiancarelle , delle discariche, dello scasso di Pastena, della Salerno perduta in clientele politiche.  Ci è voluta quasi follia per recuperare il centro storico e ci è voluto un lavoro gigantesco per restituire alla città i luoghi della sua storia millenaria. Vorrei che il senso di appartenenza a questa storia arrivi a tutti i cittadini, vorrei che tutti ricordassero che Salerno, prima universitas d’Europa, è stata mille anni fa la culla della cultura e della scienza europea.>>

Per celebrare l’evento l’amministrazione comunale ha organizzato delle esibizioni musicali. Stasera, presso l’area del complesso di San Pietro a Corte dalle ore 18 alle ore 20:30 ci sarà una rassegna di musica classica  e dalle ore 21 alle ore 23 di latin jazz.