Dopo la buona e convincente prestazione dei Dragoni in terra avellinese contro i Wolves, è già tempo di derby con il Salerno Rugby: capitan Finamore e compagni dovranno infatti prendere parte alla terza Stracittadina tra le mura amiche del “Vestuti”, contro una squadra che sicuramente avrà voglia di fare bene dopo la partenza poco convincente della scorsa settimana in casa.
Le sensazioni pre-derby quasi si sprecano, ed anche il presidente del sodalizio gialloblù, Roberto Manzo, prova una certa emozione a parlarne: “Il derby ha sempre un fascino particolare, e quando lo provi in modo così diretto le sensazioni sono molteplici. Veniamo da un’ottima partenza in questo campionato, e abbiamo dalla nostra parte diversi fattori: quello storico, avendo vinto due derby su due lo scorso anno, e quello tecnico, avendo una formazione ancor più completa sulla quale poter contare grazie alla presenza di 20 giovani che lo scorso anno non poterono essere in campo a causa di vincoli federali, fortunatamente superati per la gioia dello sport in generale”.
“Incontriamo una squadra che, nonostante tutto, ha il pregio di essere giovane e volenterosa – prosegue il presidente Manzo – e sicuramente l’atmosfera particolare del derby creerà i presupposti per una bella festa di sport a prescindere dalla forza delle singole compagini”.
Importante sarà anche la presenza del pubblico, che già lo scorso anno si era fatto sentire con ottimi numeri per una partita di rugby: “Uno dei tratti di maggior rilievo scaturiti dalla creazione di una nuova società molto partecipata e seguita come la nostra, porta un accrescimento dei seguaci non solo per il panorama sportivo salernitano ma soprattutto per il rugby come disciplina”. “L’emozione che crea il derby in una città prevalentemente calciofila – prosegue Manzo – può poi dare l’idea di quanto stia crescendo il movimento ad ogni livello, e proprio per questo puntiamo ad una presenza ancor più importante di pubblico, a dimostrare quanto la crescita faccia bene al rugby e allo sport in generale”.
La volontà è dunque quella di rendere il derby una vera e propria festa di sport, seguendo i precetti base del comportamento sportivo e del rugby in particolare: “Alla vigilia di un match così importante per la nostra città e per il movimento ovale è ovvio che si avverta una particolare concentrazione, ma il tutto si stempererà sicuramente in una grande festa di sport e in un degno terzo tempo, come è giusto che sia”.