A Pietrelcina sono presenti anche i volontari de La Solidarietà insieme ai colleghi dell’Associazione S. Maria delle Grazie di Pellezzano per il servizio d’ordine per l’accoglienza della Reliquia di Padre Pio, così come il Santo aveva predetto
[ads1]
A Pietrelcina c’è gran fermento per il ritorno in “patria” di Padre Pio. Un evento atteso da centinaia di migliaia di fedeli e dai compaesani, che avevano sofferto la distanza della sepoltura del Santo dal luogo natio. Un riappropriazione che si lega al Giubileo: dopo 100 anni la salma del cappuccino potrà far ritorno nel paese d’origine, nella sua Pietrelcina. “Tornerò non da vivo, ma tra molti anni”, aveva predetto il frate poco prima di morire.
Per l’occasione è stato dispiegato un consistente numero di forze dell’ordine, con l’ausilio di operatori e operatrici della Protezione Civile, tra cui figurano anche i volontari de “La Solidarietà” di Fisciano insieme ai colleghi dell’Associazione S. Maria delle Grazie di Pellezzano.
I volontari de “La Solidarietà”, con il servizio di unità radiomobile, si sono recati nel paesino del Beneventano per offrire il proprio apporto alla macchina organizzativa, che in questi giorni si è mobilitata per rendere agevole e sicuro il viaggio della Reliquia del Santo di Pietrelcina, trasferita giovedì scorso da Città del Vaticano, dove è rimasta esposta in occasione del Giubileo.
Nel piccolo centro del beneventano, 3200 residenti, sono attesi tra i 100 e i 200 mila fedeli nei quattro giorni durante i quali si potrà pregare anche la notte accanto alle reliquie del Santo nella chiesa “Sacra Famiglia”, che si trova vicino al convento dei frati cappuccini.
I volontari de “La Solidarietà” saranno presenti a Pietrelcina fino a domenica 14 Febbraio, giorno in cui concluderanno la propria attività di servizio d’ordine prevista.
[ads2]