Sabato 5 gennaio 2019 Eugenio Bennato in concerto nella Chiesa Ricettizia San Nicola, Prepezzano di Giffoni Sei Casali
“Qualcuno sulla terra, canzoni inedite sulla natività”, questo il titolo che Eugenio Bennato ha scelto per la sua esibizione musicale che si terrà sabato a partire dalle ore 20:00 nella maestosa chiesa di San Nicola, Casale di Prepezzano, Giffoni Sei Casali. L’evento è stato finanziato dalla Scabec (Società Campana Beni Culturali), dalla Regione Campania e patrocinato dal Comune di Giffoni Sei Casali.
Eugenio Bennato sul palco sarà affiancato da Pietra Montecorvino, M’Baka, Ben Taleb e Zena Chiabane. Le voci del Sud sono il soprano Letizia D’Angelo, il mezzo soprano Daniela Dentato, il contralto Laura Cuomo, il tenore Francesco Luongo, il baritono Angelo Plaitano, il basso Edoardo Cartolano. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
Ricco programma musicale
È “L’amore che muove la luna” la scintilla primigenia della creazione dell’universo. L’amore del primo istante che genera la luce, il movimento, la bellezza.
La bellezza è un valore assoluto e indefinibile che va al di là della ragione e degli sbandamenti dell’umanità. Il segno più presente e incontaminato della bellezza è la luna che sta lì da sempre per indirizzarci silenziosamente.
Il brano “Fiat Lux” ripercorre la favola poetica della Genesi, il racconto dell’uomo che all’alba della civiltà si guarda intorno e prende coscienza della grandezza e della perfezione dell’universo. La formula compositiva adottata si ricollega alla struttura popolare del “canto cumulativo”, basato su un percorso in cui ogni strofa si dilata man mano per contenere tutte le precedenti.
“L’Arca di Noè” propone una riflessione sull’uomo e sulla responsabilità che deriva dal suo primato e dal suo incontrastato dominio su tutti gli altri esseri viventi.
La storia recente ha registrato una svolta epocale nell’evento che ha visto per la prima volta l’irruzione di una volontà giovanile capace di scalzare pacificamente, alla parola d’ordine “Kifaya”, che vuol dire “Basta!”, un potere che sembrava inamovibile. La primavera araba, con tutte le sue incertezze e contraddizioni, è la trasposizione nei giorni nostri della leggenda biblica del piccolo Davide che sconfigge il gigante Golia.
La forza dell’uomo è la sua ragione; e così inizia il suo cammino nel progresso e nella storia. È questo il tema del corale dal titolo “Non c’è ragione”
La ballata finale dal titolo “Qualcuno sulla Terra” ripropone in maniera conclusiva i temi percorsi, e in particolare la responsabilità di ciascuno di trafiggere le nebbie di una storia di guerre e di incertezze.
L’intervento del Sindaco Francesco Munno, del Vicesindaco Luigi Vitolo e dell’Assessore alla Cultura Ilenia Terlizzi: “Abbiamo fortemente voluto questo concerto per poter, ancora una volta, valorizzare un patrimonio culturale come la chiesa di San Nicola che in provincia di Salerno, per maestosità, è la seconda dopo la Cattedrale di San Matteo di Salerno. Ringraziamo la Regione Campania e i dirigenti di Scabec per l’attenzione che hanno avuto nei confronti di questo territorio”.
La location unica nel suo genere
La prima notizia dell’esistenza di una Chiesa di San Nicola di Bari in Prepezzano è una testimonianza resa dinanzi ad un giudice di un presbitero della detta Chiesa di nome Landolfo.
La Chiesa con titolo “parrochialis ecclesia sancti Nicolai de Prepezzano de Gifono” è nell’elenco delle parrocchie delle Rationes Decimarum Campanhiae del 1301; è citata con lo stesso titolo nel 1338.
Dai verbali delle Visite Pastorali del Card. Fregoso Arcivescovo Primate di Salerno del 1507-1513 risulta essere Collegiata, retta da un Rettore Protonotario e dieci presbiteri. Nel corso degli anni successivi la Collegiata è composta di sette/cinque presbiteri.
La costruzione dell’attuale edificio di culto, ampliamento di quello preesistente è con certezza datata nella seconda metà del 1500.
Dai Verbali delle Visite Pastorali del 1590 la Chiesa risulta ampliata, restaurata e riccamente ornata. Vi sono varie cappellanie, altari laterali, ma dato che non se ne conosce l’origine e gli oneri, non è celebrata nessuna santa messa. La Parrocchia è composta da 400 fuochi.
In epoca successiva fu eretto l’altare maggiore in stile barocco finemente lavorato (1797) e acquistato l’organo meccanico (1801). Nella Visita Pastorale datata 8 marzo 1838, fatta dall’Arcivescovo di Salerno mons. Marino Paglia La Collegiata, fu rifondata come “Ricettizia” retta da un Arciprete e cinque partecipanti. In quell’occasione fu eretto e collocato dietro l’altare maggiore il coro della Collegiata (1840).