Un blitz della Polizia riesce a sgominare un’organizzazione criminale che deteneva il monopolio del traffico di droga nella zona di Battipaglia. 87 arresti
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Ottantasette arresti sono scattati nei confronti di presunti affiliati all’organizzazione criminale finita nel mirino della Squadra Mobile di Salerno e della Direzione distrettuale antimafia. Una maxi operazione, che ha coinvolto 400 agenti operativi, è riuscita a smantellare l’organizzazione che gestiva il mercato di droga acquistando stupefacenti nel Napoletano per poi rivenderli nel territorio salernitano.
Le indagini hanno consentito di ricostruire la genesi dell’organizzazione, lo sviluppo, la ramificazione sul territorio, le modalità d’azione e le regole stabilite per i rapporti con le altre organizzazioni per la fornitura della droga. Secondo l’accusa degli inquirenti, dal 2009 al 2012, l’organizzazione criminale è stata guidata da Cosimo Podeia, Pierpaolo Magliano e Paolo Pastina i quali erano riusciti ad ottenere, attraverso la forza dell’intimidazione e l’uso di metodi mafiosi, il monopolio dello spaccio e del traffico di droga nella zona di Battipaglia costruendo una vera e propria federazione. Ritorsioni ed estorsioni scattavano nei confronti di coloro che non rispettavano i termini per il pagamento degli stupefacenti. La forza dell’intimidazione e il conseguente vincolo di omertà costituivano il presupposto per il mantenimento e la gestione del sodalizio criminale.
L’attività di indagine della Polizia di Stato, svolta dalla Squadra Mobile di Salerno e dagli uomini del Commissariato di Battipaglia, ha permesso di riscontrare come l’organizzazione era entrata in crisi a seguito dei sequestri operati fino al mese di luglio del 2012 da parte della Squadra Mobile. I capi dell’organizzazione furono costretti a restituire la somma di € 400.000 ai fornitori napoletani per il debito contratto per l’acquisito di cocaina, hashish e marijuana. Quest’ultimi avevano iniziato a minacciare ripetutamente di morte gli esponenti del gruppo ed i loro familiari.
Fondamentale nella ricostruzione di tutte le vicende delittuose è stato il contributo offerto dalle dichiarazioni di alcuni affiliati dell’organizzazione che, proprio a seguito delle incessanti indagini svolte dalla Procura, si sono convinti a collaborare con la giustizia.
Ottantasette le persone finite in manette e, inoltre, sono state sequestrate una villa e una società commerciale impegnata nella ristorazione.
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