Sono numerose le iniziative in programma per l’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, che intendono ricordare il significato politico e morale che la manifestazione ha avuto prima di diventare, una semplice “festa della mimosa”

Oggi, in diverse città italiane tra cui Roma, Milano, Bologna, Napoli, le donne scenderanno in piazza al grido di “IO DECIDO” per ribadire il diritto all’applicazione della Legge 194.

La norma che regolamenta l’interruzione volontaria della gravidanza, spiegano le organizzatrici, “È sotto attacco non solo in Italia, dove rischia sempre di più di non essere applicata dal momento che 7 medici su 10 sono obiettori di coscienza, ma anche in Spagna dove e stato proposto di mettere fuorilegge l’aborto, eccezione fatta per i casi di violenza sessuale con rischio per la salute psichica e fisica della donna. Lo stesso vale anche in paesi come la Grecia per gravi tagli alla sanità“.

Sono trascorsi quarantadue anni dall’8 marzo 1972, quando le donne, che manifestavano con cartelli considerati “scandalosi” in Campo dei Fiori a Roma chiedendo la legalizzazione dell’aborto, vennero caricate e manganellate dalla Polizia.

Da allora ci sono state tante conquiste per l’autodeterminazione femminile ma,  “Purtroppo si sta assistendo a una strategia politica che ripudia il principio di laicità dello Stato e mira a ridurre gli spazi di autonomia e di scelta di poter vivere liberamente la propria sessualità, non solo delle donne, ma di tutti”.