Il 26 agosto ricorre la memoria di un tremendo attacco frontale delle Brigate Rosse che ha, per sempre, cambiato la storia di Salerno
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Questa mattina, si è svolta la cerimonia per ricordare le vittime del tragico attentato terroristico delle Brigate Rosse ad un’autocolonna militare, che determinò, in data 26 agosto 1982, in via Parisi (ora Piazza Vittime del Terrorismo) a Salerno, la morte dell’Agente della Polizia di Stato Antonio Bandiera, dell’Agente Scelto della Polizia di Stato Mario De Marco (deceduto il successivo 30 agosto a seguito delle ferite riportate) e del Caporale dell’Esercito Italiano Antonio Palumbo.
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Esuli del tempo. In questo tempo di migrazioni, c’è da riflettere su un altro aspetto dell’esilio, molto più comune e altrettanto doloroso i viaggi transfrontalieri: l’esilio dalle pagine della storia del proprio Paese, un esilio dalla memoria che costa tutto il peso di sentirsi esuli dalla propria trama, come un filo smagliato.
Salvatore Mancì è stato questo per troppo tempo: uomo come ogni altro, suo malgrado scelto dalle circostanze quale pietra per una delle colonne della nostra storia. Dimenticato, nonostante ciò, come i suoi amici e colleghi.
Strage di Salerno. I fatti risalgono al 26 Agosto 1982 (leggi qui) quando un convoglio di giovanissimi militari è assediato da circa una decina di terroristi di estrema sinistra che miravano ad impossessarsi delle armi equipaggiate dai militari. Non solo: sono gli anni di piombo, e le Brigate Rosse, nella loro lotta a decostruire il sistema – destabilizzandolo attraverso la violenza – hanno tra gli obiettivi principali le forze armate italiane, colpevoli del sacrificio di sé ad argine di questa folle sanguinaria rivoluzione.
Tali attentati hanno sempre un valore ideologico.
Il conflitto armato richiama l’attenzione di una Volante della squadra mobile della Polizia con quattro agenti, che intervengono.
L’epilogo conterà tre morti (due agenti di polizia e un caporale dell’esercito) e sei (tra cui una bambina) feriti.
Perché questi eventi, pur dolori, non siano vani ma siano sempre fregio della nostra storia e ci dimostrino ciò che siamo, è importante celebrarne la memoria. Per questo motivo, oggi 26 Agosto ore 10.00 presso il monumento in ricordo dei caduti eretto nel luogo dell’attentato, si è tenuta una Cermimonia di commemorazione.
Il conferimento di una corona d’alloro non onora chi la riceve quanto piuttosto la società che la conferisce; l’amore per la verità, l’attenzione ad essere integrali in ogni aspetto raccontato, è una forma di conoscenza di sé da cui non dovremmo prescindere: abbiamo bisogno, il nostro presente ha bisogno, che il passato non sia dimenticato perché ciò che passa è stato per continuare ad essere: monito, memoria, noi.
In Memoria, le Vittime
Antonio Palumbo, militare di leva dell’89º Reggimento fanteria “Salerno”
(Tuglie, 17 dicembre 1960 – Napoli, 23 settembre 1982)
Antonio Bandiera, agente della Polizia di Stato
(Sangineto, 23 marzo 1958 – Salerno 26 agosto 1982)
Mario De Marco, agente scelto della Polizia di Stato
(Roccadaspide, 1º ottobre 1951 – Napoli, 29 agosto 1982)
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