L’avvocato Senatore chiede al sindaco Servalli di fermare la guerra tra Stato e Chiesa: “Perseverare, da parte vostra, sarebbe diabolico”
[ads1] Continua a tenere alta l’attenzione dei cittadini la querelle finita in tribunale tra il sindaco Vincenzo Servalli e Padre Luigi Petrone. Dopo il ricorso accolto dal Tar sul mancato permesso per lo spettacolo pirotecnico e le luminarie per la Festa di Sant’Antonio, l’avvocato Alfonso Senatore, che ha seguito il caso, ha scritto una lettera al sindaco e a tutta l’Amministrazione Comunale, perché venga rispettato il provvedimento del Tar, consentendo lo svolgimento della festa.
“Non interessa aver vinto o stravinto – scrive l’avvocato Senatore–interessa far rispettare la legge in questo caso il provvedimento del TAR che in modo chiaro, netto e lapalissiano, ha ordinato a tutti i responsabili, Sindaco in testa, l’installazione delle luminarie e lo sparo dei fuochi d’artificio perché non si capisce il divieto che non potrà mai trovare giustificazioni plausibili.
Vorrei, come ho tentato fin dall’inizio di questa guerra tra Stato e Chiesa, evitare strascichi giudiziari nelle diverse sedi, prima fra tutte quella penale che vedrebbe coinvolti la maggior parte di Consiglieri Comunali ragazzini, alcuni figli di miei amici politici che ignari seguono pessimi consiglieri che li stanno portando, Sindaco per primo, verso una fine indecente e indecorosa.
Intanto Fra Gigino è pronto sia ad allestire le luminarie e a sparare i fuochi d’artificio per cui, ove dovesse persistere l’immotivato diniego, i danni personali a cui andrebbero incontro tutti i responsabili, ivi inclusa la condanna del Tar disatteso per la non osservanza del suo provvedimento favorevole a Sant’Antonio, sarebbero notevoli e ingenti.
Per cui, il mio appello è FERMATEVI e RISPETTATE, finché siete in tempo, il provvedimento del TAR consentendo la Festa.
Non ci costringete a continuare, nostro malgrado, una guerra dai risvolti giudiziari, molto, ma molto, pericolosi per Voi.
Ringrazio il Prof. avv. Andrea Di Lieto, luminare tra i primi in Italia che mi ha affiancato in un modo a dir poco pregevolissimo e tutti coloro che mi sono stati vicini in questa lotta per la legalità e giustizia.
Fra Gigino, già ieri sera, com’è suo solito, ha perdonato chi l’ha immotivatamente perseguitato, per cui, sbagliare è umano, perseverare, da parte Vostra, sarebbe diabolico.
E IL DIAVOLO MAL SI CONCILIA con SANT’ANTONIO, MARTELLO DEGLI ERETICI”.
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