M’illumino di meno riparte il 14 febbraio 2014 tra “generatori d’arte” e “cultura dell’energia intelligente”: prevista un’ampia partecipazione di giovani e reti associative
14 FEBBRAIO – Salerno, torna l’iniziativa “M’illumino di meno”, che quest’anno vedrà coinvolte tante associazioni tra cui Città Sostenibile, Cycling Salerno, Greenpeace, circolo Legambiente “Orizzonti” e Unione Italiana Volontari Pro Ciechi, su proposta di di AFS Intercultura, con il supporto del Centro Informagiovani Salerno, Rete dei Giovani per Salerno e l’OCPG (Osservatorio Culture Giovanili) dell’Ateneo di Fisciano.
L’invito consueto è quello di aderire, il 14 febbraio, ad un simbolico “silenzio energetico” in occasione della Giornata del Risparmio energetico. Dopo aver spento i più noti monumenti delle città italiane ed europee nelle ultime 9 edizioni, Caterpillar di Rai Radio2 e il suo spin-off mattutino CaterpillarAM invitano tutti, dalle istituzioni ai privati cittadini, dalle scuole ai negozi, dalle aziende alle associazioni culturali, a rendere visibile la propria attenzione al tema della sostenibilità spegnendo piazze, vetrine, uffici, aule e abitazioni private tra le 18 e le 19.30, durante la messa in onda della trasmissione. Si tratta di un gesto simbolico cui, da qualche anno, si affianca l’invito ad accendere, laddove possibile, luci “pulite”, facendo ricorso a fonti rinnovabili e sistemi intelligenti di illuminazione.
Quest’anno, in particolare, Caterpillar invita i musei a mostrare simbolicamente il proprio amore per il Pianeta spegnendo brevemente le luci su un proprio capolavoro, eventualmente illuminandolo con luci a led o altre tecniche intelligenti. Anche il mondo della cultura, infatti, può attingere al grande bacino ancora sottoutilizzato del risparmio energetico, specialmente in una giorna<ta speciale come il 14 febbraio..
Salerno parteciperà col patrocinio della Soprintendenza BSAE attraverso tre tappe simboliche: il Museo Archeologico Provinciale (ore 18-19.30), il Museo Diocesano “San Matteo” (ore 18-19.30) e l’Eco Bistrot su Lungomare Colombo (dalle ore 21 in poi). A tal proposito, la dott.ssa Emilia Alfinito spiega che “il Museo Diocesano ospiterà anche le installazioni degli artisti di Chiamata alle Arti, che riempiranno l’ingresso di tele e fotografie ispirate al risparmio energetico”, mentre i ragazzi stranieri ospiti a Salerno (provenienti da Serbia, Ungheria, Turchia, Argentina e Colombia) leggeranno la leggenda del Mago Alchimista Pietro Barliario e della Croce. Inoltre, la Croce (esposta all’interno del Museo) sarà illuminata da un bici-generatore messo in moto dai volontari di Cycling Salerno.
E il Museo Archeologico in via S. Benedetto? Con le performance live di body painting e light painting – che coinvolgeranno anche il pubblico, moderato dallo staff di Fonderie Culturali – il 14 febbraio ci sarà da divertirsi: l’intero ambiente sarà illuminato unicamente da candele.
L’Eco Bistrot, invece, si prepara a sorprenderci con un “Aperitivo al buio” e la cena a lume di candela organizzata con la sezione salernitana dell’Unione Italiana Volontari Pro Ciechi, nel segno della percezione multisensoriale e della condivisione sociale. Il menù completo costa 12 euro, ed è consigliabile la prenotazione.
“È il secondo anno che l’Osservatorio sulle Culture Giovanili (OCPG) partecipa con la massiccia presenza dei giovani iscritti a Chiamata alle Arti” afferma Francesco Savastano, responsabile OCPG “e non a caso, visto che l’edizione di quest’anno si focalizzerà sui cosiddetti Generatori di Cultura. Anche l’arte, infatti, ha il diritto ed il dovere sociale di attingere a piene mani ai temi della green economy e del risparmio energetico”.
“Apriremo le porte di questo scrigno a chi saprà apprezzarne il valore” afferma la dott.ssa Emilia Alfinito “ma le iniziative presso il Museo Diocesano proseguiranno anche dopo il 14 febbraio con una ricca rassegna di eventi, ed inoltre, dal 27 febbraio, accanto all’Atelier dei Bambini si svolgeranno incontri culturali periodici, un giovedì al mese, con i Tè al Museo: il primo appuntamento ospiterà la cantante Denise“. Perché se le risorse ambientali vanno parcellizzate, la cultura, invece, non si risparmia.