Ieri sera Vittorio Sgarbi ha ricevuto dalla Scuola Medica Salernitana il Premio alla Cultura presso il Duomo di Salerno.
[ads1] Presso il Duomo di Salerno Vittorio Sgarbi è stato insignito dalla Scuola Medica Salernitana come Lumen et Magister , con un prestigioso Premio alla Cultura.
La cerimonia solenne è avvenuta dopo la Santa Messa in onore di Santa Caterina d’Alessandria, patrona della Scuola Medica, della quale ieri ricorreva l‘anniversario. La santa, vergine e martire, è diventata simbolo di questa istituzione della città perché avrebbe dovuto perire sotto una ruota dentata, che si è disintegrata a contatto con il suo corpo e, dunque, ha mantenuto la sua integrità.
L’Università Popolare della Scuola Medica Salernitana, insieme al segretario Luigi Trezza e alla Fondazione Adolfo Volpe hanno insignito due donne per il Premio Trotula De Ruggero e tre uomini per il Premio Lumen et Magister .
Fra le donne medico che spiccano per il loro impegno nella ricerca scientifica e per aver messo la propria vita a disposizione della scienza, ci sono la professoressa Vincenzina Bruni e Vittoria Vittoria, Il nome più pregevole che tra gli uomini merita di essere menzionato è un candidato Premio Nobel alla Medicina, il professor Giulio Tarro.
Vittorio Sgarbi, che ha ricevuto il Premio alla Cultura, durante il su discorso ha menzionato il governatore della Campania Vincenzo De Luca per il merito di aver trasformato Salerno, durante la sua carica di sindaco, in una città “ben amministrata, ben tenuta e ben illuminata”, e che “deve essere curata in quanto sede della Scuola Medica Salernitana”. Ha inoltre, come risaputo, un certo legame con la città, perciò gli era stato chiesto di diventare presidente del Ravello Festival.
La sua attenzione maggiore, però è stata rivolta ai tragici eventi di Parigi, asserendo che “la cultura ha un valore universale, mentre la fede è qualcosa di individuale. Islam, Ebraismo e Cristianesimo hanno in comune i soli principi di questa Scuola” ed aggiunge, dopo aver menzionato Valeria Solesin, “Non c’è bestemmia più grande di chi vuole rappresentare ed agire nel nome di un dio”.
Dopo di lui sono stati premiati dalla Fondazione Volpe, il dottor Renato Spaziante, la professoressa Pina Basile ed infine, con una medaglia d’argento, cinque fra i migliori laureati in Medicina e Farmacia dell’ Università di Salerno, che hanno poi prestato giuramento, e tre fra solo sono donne.
La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati a tutti i neolaureati.
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