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UNISA, presentazione di “Non di tesori eredità. Studi di Letteratura italiana offerti ad Alberto Granese”

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UNISA, presentazione di “Non di tesori eredità. Studi di Letteratura italiana offerti ad Alberto Granese”

Giovedì 21 aprile, presso l’Aula Magna UNISA, si è tenuta la presentazione di “Non di tesori eredità. Studi di Letteratura italiana offerti ad Alberto Granese” a cura della prof.ssa Rosa Giulio

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UNISA – Giovedì 21 aprile 2016, con inizio alle ore 10:30, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Salerno, si è tenuta la presentazione di “Non di tesori eredità. Studi di Letteratura italiana offerti ad Alberto Granese”.

L’introduzione della presentazione è stata a cura della prof.ssa Rosa Giulio, curatrice dell’opera, ed è stata seguita dai saluti di Rosa Maria Grillo, Direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici, e di Diego Guida, Direttore di Guida Editori.

Il coordinamento è stato affidato a Sebastiano Martelli; ci sono stati poi gli interventi di Matteo Palumbo, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Pasquale Guaragnella, Segretario Nazionale dell’Associazione degli Italianisti (ADI), Michele Bianco, Università degli Studi di Bari.

Nei due volumi della miscellanea di studi, offerti ad Alberto Granese, “Non di tesori eredità”, sono presenti con 60 contributi gli italianisti di quasi tutte le maggiori Università dell’Italia centro-settentrionale, da Udine (Claudio Griggio), Padova (Silvio Ramat), Milano (Giorgio Baroni), Torino (Giorgio Bàrberi Squarotti, Mariarosa Masoero, Enrico Mattioda, Barbara Zandrino), Genova (Alberto Beniscelli, Luigi Surdich) a Ferrara (Carmen Di Donna Prencipe), Bologna (Andrea Battistini), Siena (Stefano Carrai), Roma (“La sapienza”: Beatrice Alfonzetti; “Tor Vergata”: Angelo Fàvaro), Molise (Luigi Montella), e soprattutto meridionale, da Napoli (“Federico II”: Francesco D’Episcopo, Raffaele Giglio, Matteo Palumbo, Pasquale Sabbatino; “Orientale”: Elena Candela, Angelo R. Pupino, Carlo Vecce), Bari (Michele Bianco, Giuseppe Bonifacino, Grazia Distaso, Pasquale Guaragnella, Vitilio Masiello, Giovanna Scianatico, Leonardo Sebastio, Francesco Tateo, Franco Vitelli, Pasquale Voza), Lecce (A. Camerino, Ettore Catalano), Foggia (Domenico Cofano, Domenico Defilippis) alle isole: Sardegna (Sassari: Aldo Maria Morace); Sicilia (Catania: Sergio Cristaldi, Guido Nicastro, Mario Tropea; Palermo: Antonio Iurilli, Michela Sacco Messineo; Messina: Giuseppe Rando).

Naturalmente, molto folta è la schiera degli italianisti dell’Università degli Studi di Salerno (Epifanio Ajello, Renato Aymone, Angelo Cardillo, Rosa Giulio, Emma Grimaldi, Sebastiano Martelli, Milena Montanile, Pietro Pelosi, Antonio Pietropaoli, Luigi Reina, Luigi Torraca, Rosa Troiano), di allievi e studiosi (Leonardo Acone, Gabriella Carrano, Loredana Castori, Domenico D’Arienzo, Roberta Delli Priscoli, Antonio Biagio Fiasco, Enza Lamberti, Antonia Marchianò, Renato Ricco, Carlo Santoli, Giovanna Scarsi).

L’opera comprende in ordine cronologico tutti i secoli della nostra civiltà letteraria. Il primo volume contiene cinque saggi su Dante, dal Convivio alla Commedia, con riferimenti anche all’opera di San Bonaventura, e un numero cospicuo di contributi che, partendo da Boccaccio, attraversano la letteratura dell’Umanesimo e del Rinascimento, da Pontano e Sannazaro ad Ariosto, a Tasso e all’Aretino, con un’attenzione rivolta alla ricezione e alle traduzioni dei classici della civiltà greco-romana. Seguono gli studi sulla produzione lirica, poematica e teatrale del Seicento, soprattutto sul Barocco napoletano, fino ai due secoli che inaugurano la Modernità, il Settecento e il primo Ottocento, con saggi su Metastasio, Filangieri, Conti, Cesarotti e soprattutto Foscolo, in omaggio a Granese, studioso del poeta ellenico-veneziano.

Il volume si chiude con tre importanti relazioni su Leopardi, sull’archetipo del romanzo storico ottocentesco e le radici linguistico-culturali dell’identità e unità nazionale.

Il secondo volume, che va dal secondo Ottocento fino al primo decennio del Duemila, con punta rilevante nel Novecento, comprende lavori su Manzoni, Collodi, De Sanctis, Capuana, Di Giacomo, e una vasta gamma di saggistica novecentesca con ben cinque presenze di Pirandello, a cui seguono numerosi contributi dedicati ai poeti, da d’Annunzio, Corazzini e Saba a Montale, Sinisgalli, Giudici, e ai narratori, tra cui Savinio, Gadda, Alvaro, Pavese, Calvino, Rea, Testori, Berto, Moravia, Pasolini, Sciascia, Bufalino, Consolo, Nigro.

Il volume si chiude con un saggio sugli studi dedicati da Granese alla letteratura nelle società moderne.

Intervista a cura di Germana Giardullo; foto, riprese e montaggio a cura di Gerardo Mele.

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Laureato in Lettere, curriculum Pubblicistica, il 25 maggio 2010 e poi in Filologia Moderna il 13 marzo 2013, Gerardo inizia la sua collaborazione con ZerOttoNove nel giugno 2013 occupandosi della cronaca e delle vicende politiche di Calvanico (sua cittadina di residenza), trattando dei più svariati eventi e curando la rubrica CanZONando che propone, di volta in volta, l'attenta e puntuale analisi dei migliori brani della storia della musica. Ex caporedattore di ZerOttoNove.it e di ZON.it, WordPress & SEO specialist, operatore video e addetto al montaggio (in casi estremi), Gerardo ha molteplici interessi che spaziano dallo sport alla letteratura, dalla politica alla musica all'associazionismo. Attualmente svolge l'attività di docente, scrittore e giornalista pubblicista.