Ieri erano stati dati per salvi, oggi l’amara rettifica: salva solo Francesca, Stefano Feniello risulta disperso. E lei continua a chiamarlo
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La notizia di ieri era circolata con una dose di speranza che aveva oscurato la necessaria prudenza e, sicuramente, era stata confusa per ufficialità: dei fidanzatini dati per salvi solo Francesca Bronzi è arrivata all’ospedale di Pescara. Era bastato un dispaccio dell’ANSA – la rettifica di un elenco di nomi, per la verità – che esplodesse la gioia tra i cittadini di Valva e l’Italia intera: alla notizia ufficiale avevano dato conferma anche i parenti del ragazzo di Oliveto Citra, Stefano Feniello.
La gioia di un’altra vita salvata, la particolare dolcezza di una coppia venuta fuori dal peggio, ancora una volta insieme.
Da Valva i fratelli ed una zia sono corsi a Pescara per incontrare il ragazzo ma al pronto soccorso lui non era arrivato. E non sarebbe arrivato neanche poi.
Il quotidiano Cronache riporta lo sfogo di dolore di Alessio Fenielli, padre di Stefano, espresso poco prima di essere allontanato dall’ospedale pescarese dalle forze dell’ordine. Il quotidiano in parola raccoglie anche l’amara dichiarazione del padre di Francesca Bronzi, che racconta come tutte le informazioni ricevute siano solo quelle diffuse a mezzo stampa.
In effetti, la lista delle persone salve – se ne contavano 5, con Stefano e Francesca al secondo posto – faceva riferimento alle persone ritenute vive, non salvate: le autorità lo confermano anche a papà Alessio: contano solo le comunicazioni delle autorità, le notizie della stampa non hanno alcun valore.
La speranza non si spegne e si continua ad aspettare.
Intanto, Charlie Hebdo continua a suscitare indignazione con alcune vignette inerenti l’Hotel Rigopiano, qui l’approfondimento.[ads2]