Sequestrato il depuratore sito nel comune di Positano. Il Tribunale ha riconosciuto il fumus dei reati di emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione e di smaltimento illecito di rifiuti
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In data odierna, nell’ambito del proc. 4226115/21, è stata data esecuzione ad un provvedimento cautelare reale che, su richiesta di questa Procura, è stato emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Salerno. Le indagini sono state condotte dal N.O.E. CC di Salerno e dalla Capitaneria di Porto. In particolare, è stato disposto il sequestro della linea di trattamento dei fanghi del depuratore sito nel comune di Positano. Il Tribunale ha riconosciuto il fumus dei reati di emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione e di smaltimento illecito di rifiuti di cui agli artt. 279 D.lgs. n. 152/2006 e 256 D.lgs. n. 152/2006.
Detti reati sono stati contestati in quanto, all’esito degli accertamenti delegati da quest’Ufficio, e emerso chela linea di trattamento fanghi installata presso il depuratore del Comune di Positano produceva emissioni in atmosfera in assenza dell’autorizzazione prescritta dalla legge e che, sempre in assenza di autorizzazione, si procedeva allo smaltimento di rifiuti liquidi prodotti dal medesimo impianto.
Gli accertamenti si collocano in una più ampia attività della Procura della Repubblica di Salerno finalizzata ad accertare le fonti di inquinamento delle acque superficiali interne e del mare che, nelle scorse settimane, nel verificare illeciti nella gestione dei sistemi di depurazione delle acque reflue dei Comuni dell’intero circondario, ha già portato al sequestra degli impianti di depurazione di Albanella, Palomonte, Amalfi, Praiano, Contursi Terme, Cetara, Maiori, Ravello, Atrani.
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