Come di consueto, anche per l’edizione San Matteo 2016 l’Arcivescovo Luigi Moretti tira le somme dei festeggiamenti patronali e ne stila un resoconto
[ads1]«Mi auguro che da domani possiamo costruire qualcosa che sia di aiuto vero ai cittadini di Salerno».
Con queste parole l’Arcivescovo Moretti ha terminato la conferenza stampa a bilancio dei festeggiamenti patronali San Matteo 2016.
Con schiettezza l’Arcivescovo ha voluto sottolineare che «non so se ci sia Peppone, sicuramente io non sono don Camillo»: con questo, il Primate ha voluto chiarire che tutte le beghe tra Curia e Comune spesso citate dalla stampa sono solo frutto di un’errata decodificazione degli avvenimenti.
Come si era ben inteso, interesse della Curia e dell’Arcivescovo è sempre stato – e solo – restituire alla Processione e ai solenni festeggiamenti quel valore e quella dignità propri di celebrazioni religiosi.
Anche la scelta di “non entrare al Comune” non è stato un capriccio: «Troviamo la manifestazione idonea: mettiamo il caso di una celebrazione significativa organizzata nella Vigilia della Festa Patronale. Il Corteo è itinerante, non è fatto per entrare quanto per fermarsi. Così la scelta della benedizione della Casa Comunale.
Eppure, la scelta di far entrare il Braccio di San Matteo nella Casa Comunale ha il significato della benedizione pasquale (celebrazione nota ai cattolici: il sacerdote porta nella famiglia la benedizione e la presenza di Dio). Se mi è concessa una battuta, quest’anno, entrando nella Casa Comunale, l’ho trovata vuota.»
Moretti: «Compito mio è salvaguardare la natura religiosa di certi eventi»
L’Arcivescovo si è pure scusato con il popolo perchè «non siamo stati messi in grado di garantire l’insonorizzazione del percorso, che avrebbe garantito a tutti un’adeguata partecipazione».
Se il Sindaco Napoli cita Gesù secondo Matteo, intendendo dire che andrebbero evitate parole superflue, il Vescovo, riferendosi all’assenza delle istituzioni, rilancia con l’insegnamento del Cristo che invita ad una sequela libera: «Vieni e Seguimi!». E già che siamo in clima di citazioni, circa le scelte dell’Amministrazione, pare anche di risentire le parole di Gesù al Governatore (Pilato): «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall’alto.»
«Ho visto un entusiasmo bello ma contenuto: la gente ha accolto, aspettato, pregato. Una marea di gente» ha aggiunto il parroco della Cattedrale, facendo riferimento alle gente che è rimasta a pregare nonostante la pioggia. In più, ha sottolineato che Salerno «ha applaudito il suo vero Patrono.»
Per il resto, grande successo questo San Matteo 2016: come auspicato dalla Curia, i festeggiamenti San Matteo 2016 hanno avuto una grandissima partecipazione da parte della cittadinanza e una profonda ripercussione nella vita di fede del popolo cattolico.
In questo senso ha ricordato tutti gli eventi religiosi che hanno costellato il Mese di San Matteo.