Rione Fornelle: continuano le indagini sul delitto commesso una settimana fa nel cuore del centro storico di Salerno
[ads1] RIONE FORNELLE. Continuano le indagini sul delitto commesso circa una settimana fa nel cuore del centro storico di Salerno. Sotto accusa il giovane Luca Gentile, tuttora in carcere, che ha confessato l’omicidio del suocero Eugenio Tura De Marco.
Non sarebbero, però, ancora del tutto chiaro le dinamiche dei fatti.
Per questo motivo la Procura ha disposto un nuovo sopralluogo nella casa della vittima sita in Piazza Matteo D’Aiello, nel celebre Rione Fornelle.
Secondo quanto pubblicato questa mattina dal quotidiano la Città, la Procura vorrebbe verificare l’attinenza tra lo stato del luogo del delitto e la dinamica dei fatti ricostruita dal reo confesso.
Luca Gentile, 22 anni e salernitano, al momento dell’arresto ha riferito di aver agito d’impulso e senza predeterminazione.
A distanza di pochi giorni, la versione dei fatti è cambiata: il giovane avrebbe ammesso di essersi recato di proposito nell’abitazione del sessantenne per una resa dei conti.
Da tempo infatti, l’uomo minacciava il 22enne salernitano intimandolo di porre fine alla relazione con la figlia Daniela.
Attualmente esclusa dalle indagini, la ragazza avrebbe ricevuto, da parte del fidanzato, la sera stessa un macabro messaggio telefonico su WhatsApp recante l’emoticon di un coltello e la frase “stai zitta, non parlare con nessuno.”
Le indagini, seppur ancora poco chiare, vertono tutte nella stessa direzione: il giovane, stanco delle intimazioni del suocero, si sarebbe recato nella dimora dell’uomo con l’intento di porre fine alla questione, rendendosi protagonista nel Rione Fornelle di un chiaro delitto passionale.
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