Salerno affronta l’ennesimo sbarco, il settimo da luglio ad oggi. 320 i profughi trasportati dalla nave militare “Durand de La Penne”
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Disidratati, stanchi, dai volti segnati per un viaggio non facile, affrontato in condizioni a dir poco disumane. Zaini in spalla per i più fortunati, buste di plastica per gli altri ma tutti con un sorriso di speranza stampato sul viso e gli occhi pieni di commozione alla vista della costa salernitana.
Uno sbarco che ha come protagonisti migranti provenienti da: Corno d’Africa, Eritrea, Siria, Somalia e Palestina.
320 anime dal mondo che, per disperazione o sopravvivenza, hanno deciso di intraprendere un “viaggio della speranza” per giungere in Italia ed approdare sulle nostre coste.
Tra di loro 19 bambini, alcuni neonati, trenta donne, due delle quali incinte e anche uno scafista di nazionalità tunisina, bloccato poi successivamente dalla Squadra Mobile di Salerno, per stabilire eventuali responsabilità dell’uomo al momento dello sbarco.
Sul posto tantissimi volontari e personalità della Protezione Civile, della Croce Rossa, dell’Ufficio Diocesano Migrantes, della Caritas, dei Vigili del fuoco e dell’ Humanitas, seguiti e sostenuti dalle Forze dell’Ordine e da numerose associazioni.
Immediati, dopo lo sbarco, gli interventi mirati alla sistemazione dei migrati in strutture idonee ed accoglienti tra Salerno centro e provincia. Difatti, i migranti saranno ospitati dalle strutture di Capaccio, Sicignano degli Alburni, Sant’Egidio del monte Albino, Montesano sulla Marcellana, Sanza, Caggiano, Ogliastro Cilento e i restanti a Sarno, Ascea e Corleto Monforte.
Nonostante la disponibilità da parte di albergatori e associazioni – “Le strutture di accoglienza sono al collasso sul territorio – ha detto il vice prefetto di Salerno, Giovanni Cirillo – nonostante questo siamo riusciti a trovare una destinazione in breve tempo. C’e’ attenzione per la situazione di sicurezza internazionale”.
Sul posto anche il Questore di Salerno Alfredo Anzalone, che ammette: “La situazione attuale è diversa dalle precedenti. C’è naturalmente massima allerta ma nessun allarme terrorismo”.
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