Meningite al Ruggi: nuovo caso accertato e trasferito al Cotugno di Napoli, specializzato in materia di malattie infettive. Per il personale del Ruggi è scattata la profilassi
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Nuovo ricovero per accertata meningite presso l’ AOU (Azienda Ospedaliera Universitaria) San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
Nella giornata di ieri, alle ore 14.56, è stato accettato al Triage del Ruggi un uomo di 44 anni, A.P., trasportato dal 118 perché trovato a terra, in stato di incoscienza, da alcuni congiunti.
Conseguentemente all’uomo è stata innanzitutto praticata una sutura per la ferita riportata all’arcata sopraciliare e, in considerazione anche di un pregresso intervento chirurgico al cranio, è stato sottoposto, oltre ai consueti esami di routine, ad esame TC Cranio, risultato negativo.
Nel corso dell’osservazione del paziente si è andato via via definendo il quadro clinico. Il paziente, che al suo ricovero aveva come temperatura 37°, al controllo delle ore 18.00 registrava un innalzamento fino a 39°. Il medico del pronto soccorso nella rivalutazione del caso ha chiesto un consulto infettivologico, a seguito del quale si è proceduto con rachicentesi, che ha evidenziato la presenza di liquor torbido.
In attesa dell’esito è scattato il protocollo con contatti immediati con il Cotugno di Napoli, specializzato in urgenze infettive, che si è dichiarato disponibile ad accettare il caso: qui il paziente è stato trasferito alle ore 19.38. L’esito del vetrino ha rilevato la meningite emofilus influenza. Dall’ASL, già questa mattina, è stata avviata la profilassi per i congiunti del paziente.
Si ricorda, per evitare inutili allarmismi, che la possibile trasmissione della meningite avviene solo per contatto diretto: infatti ad una distanza di un metro e mezzo dal paziente si è al sicuro e non è necessario adottare alcuna precauzione.
In ogni caso, anche nelle fasi iniziali, l’uomo è stato gestito in un box singolo dotato di tende impermeabili. Nessuno è stato esposto al contagio e solo il personale medico e del comparto che ha gestito il caso è stato in via precauzionale, e in attesa della conferma eziologica, avviato alla profilassi antibiotica.
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