Presentato questa mattina il dossier di Goletta Verde: in provincia di Salerno su dieci punti monitorati nove hanno evidenziato elevate cariche batteriche
[ads1]Il mare della Campania è fortemente inquinato. E’ questo l’esito dell’indagine di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane-realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e il sostegno dei partner tecnici NAU e Novamont – che ha ripreso il suo tour per la Penisola.
Il dossier regionale sulle acque costiere è stata presentato questa mattina in una conferenza stampa al Circolo Canottieri Irno di Salerno da Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde, Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania e Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania alla presenza di Lucio De Maio, dirigente dell’Unità Operativa Mare dell’Arpa e Rosario Buonomo, vice presidente Circolo Canottieri Irno.
Su trentuno punti monitorati da Goletta Verde ben venti presentavano cariche batteriche elevate, anche più del doppio dei limiti imposti dalla normativa. Nel mirino ci sono sempre canali, foci di fiumi e torrenti che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. Situazione non più tollerabile che in alcuni casi raggiunge record assoluti:alcuni dei punti monitorati da Legambiente risultano ormai inquinati per il settimo anno consecutivo.
Nel corso del suo intervento il responsabile scientifico di Legambiente Giancarlo Chiavazzo ha spiegato come “Per risolvere problemi esistenti particolare attenzione dovrà essere posta nell’utilizzo dei fondi comunitari e CIPE, con la consapevolezza che nell’ultima programmazione 2007-2013 non sono stati spesi circa 700 milioni di euro destinati alla realizzazione di infrastrutture depurative. Una somma notevole che nelle scorse settimane è stata riprogrammata per il settennio 2014-2020, ma che senza un’attenta azione istituzionale,correrà il rischio di non concretizzarsi o peggio di farlo in modo sbagliato, con interventi inadeguati o errati”.
I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 26 e il 29 giugno scorso. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e abbiamo considerato come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. I punti scelti sono stati individuati dalle segnalazioni non solo dei circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio Sos Goletta.
In provincia di Salerno su dieci punti monitorati nove hanno evidenziato elevate cariche batteriche e per sette di questi il giudizio è di fortemente inquinato: alla foce del fiume Irno, come detto, a Salerno, sul lungomare Tafuri; ad Atrani, alla foce del torrente Dragone; alla foce del torrente Asa a Pontecagnano-Faiano; a Battipaglia, alla spiaggia nei pressi della foce del Tusciano; a Marina di Eboli, al canale di scarico su via Mimbelli; alla foce del rio Arena a Castellabate/Montecorice e a Capaccio alla foce dl rio presso via Posidonia in località Laura. Giudizio di inquinato invece per i campionamenti effettuati a Torre di Paestum/Licinella, alla foce Capo di fiume e alla foce del fiume Solofrone tra Capaccio e Agropoli. Si salva il solo prelievo effettuato a Salerno alla spiaggia antistante via Mantegna sul lungomare Marconi.
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