CARISAL, ridotta la rappresentanza di Provincia, Comune e Camera di Commercio: “grave sgarbo istituzionale”
[ads1]La Fondazione Carisal, nella serata di ieri, ha convocato un Consiglio di indirizzo per una modifica statutaria che riducesse il numero dei rappresentanti della Camera di Commercio, del Comune e della Provincia di Salerno. Lo rendono noto i rappresentanti di suddetti enti, con una conferenza stampa appena conclusasi.
Il Presidente della Camera di Commercio ha specificato che il Presidente Carisal Cantarella non ha risposto al telefono né ha fornito alcuna spiegazione: la gravità del fatto è accentuata proprio dalla mancata comunicazione di una simile scelta agli enti rappresentati. La riduzione dei numeri di rappresentanza significa capicollare il potere sulle delle Istituzioni rappresentate: le tre istituzioni hanno chiesto formalmente spiegazioni, mandando ognuna una lettera col medesimo testo.
Nella missiva era richiesta una preventiva concertazione tra le istituzioni coinvolte e la CARISAL ma, questa comunicazione, mandata al Presidente e ai singoli consiglieri, ha ricevuto un riscontro solo da alcuni degli interpellati.
Durante la Conferenza, Andrea Prete ha inoltre specificato che «un paio di anni fa lo Statuto sia stato già ritoccato e che la Presidenza del Presidente Cantarella sia stata prolungata fino al 2020.»
“Come se avessero ucciso la madre”
«Sostanzialmente, siamo stati brutalmente esautoriati: reputo questa cosa sconcertante. Per come la vedo io,alcune persone si sono di fatto appropriate della Fondazione: un patrimonio di 44 milioni di euro. Rappresentati da chi, se le Istituzioni sono state fatte fuori? – ha tuonato Andrea Prete, che ha continuato dicendo che se è naturale che l’assenza del vincolo di mandato tutela la libertà individuale, è pur vero che «queste persone che hanno votato contro l’ente che li ha nominate è come se avessero ucciso la madre».
Il Presidente della Provincia Giuseppe Canfora ha ripreso l’immagine dello “sgarbo istituzionale” usata dal Presidente Prete, e ha fatto dello spirito: «Più che uomini liberi, questi sono per me uomini a piede libero.»
Il Sindaco Napoli ha voluto aggiungere una «minima postilla» a chiosa della conferenza stampa: circa la lettera di cui sopra, il Sindaco ha detto che «si è chiesto di ragionare insieme, come in un contesto di normale civiltà politica. Parlare per avere un attimo di attenzione, anche se semplicemente formale.» Vincenzo Napoli ha pure definito questa modifica statutaria un “colpo goffo di mano” su cui «i tecnici valuteranno i vizi anche abbastanza conclamati» sui quali si indagherà.
Il sindaco ha voluto però tralasciare i tecnicismi e affrontare la situazione da un punto di vista politico: «la fondazione Carisal nasce con una missione che la lega profondamente ai territori, con un afflato che dovrebbe essere sociale e, se non si discute con enti quali la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio, con chi si vorrà discutere? Con il CSI? Organo, per quanto prestigioso, comunque semplicemente sportivo».
Il ragionamento che ha sviluppato il Sindaco Napoli, dichiaratamente politico più che tecnico, ha poi virato sulla necessità che la libertà d’azione che contraddistingue il mandato dei dati consiglieri sia sempre a servizio del territorio e non alle proprie personali intenzioni.
“Sull’operato della Fondazione si accenderanno i riflettori della Corte dei Conti”
Uno sfregio al “galateo istituzionale”, ha detto il Sindaco:«se uno immagina di avere un giocattolino da usare liberamente, pensando di poter togliere di mezzo chi lo ostacola nei suoi progettini, sbaglia: le istituzioni non sono privatizzabili. Esse devono essere case di vetro, indagabili e soprattutto ci devono essere tutte le garanzie perchè il mandato sia svolto con serietà e intelligenza.»
Con durezza, il Sindaco di Salerno ha concluso il suo intervento con l’intenzione di chiedere “che sull’azione svolta da questa Fondazione si accendano i riflettori della Corte dei Conti.
Ci auguriamo che quanti hanno consumato questa scelta moralmente sbagliata possano tornare sui propri passi”.
I nomi
«Per quanto riguarda la Camera di Commercio, erano sicuramente assenti due membri su tre dei rappresentanti di questo ente» ha chiarito il Presidente Prete, che ha specificato la presenza del Signor Palma. Presenti ambedue i rappresentanti della Provincia di Salerno, Rosanna Pacelli e Roberto Manzo, mentre, tra i rappresentati del Comune di Salerno, era presente solo il Consigliere Guariglia che ha votato contro.
Qui il link alla pagina del sito in cui sono elencati gli organi di Governance. [ads2]