De la Trasgressione, lo spettacolo di Teatri di Popolo sui temi dell’accoglienza e della modernità, costruito sul fondo della storia salernitana, andrà in scena dal 14 al 17 aprile a Salerno
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De la Trasgressione intorno alla Scuola Medica Salernitana. Avevamo compreso che non sarebbe ordinario questo spettacolo teatrale già quando ne parlammo in questo articolo con Marco Dell’Acqua, regista di questo spettacolare prodotto teatrale.
Oggi, che ZerOttoNove è tornato a saggiare il cammino fatto dalla Compagnia Teatri di Popolo in vista della rappresentazione, ne abbiamo avuto conferma.
De la Trasgressione è storia di integrazione, di culture diverse che si appaiano, si assommano ma restano divise fino a scontrarsi: mescolarsi mantenendo l’eterogeneità sarà possibile ma a costo di cucirsi, quasi, nella contiguità delle carni.
Come tutte le relazioni, d’altronde.
Le Date.
La prima dello spettacolo è il 14 Aprile prossimo, con repliche nei giorni 15 – 16 – 17.
In ogni giornata sarà inscenato in due orari: il pomeridiano alle ore 16:00 e il serale alle ore 21:15.
Il regista ha spiegato che la scelta di due spettacoli per ogni data è dettata dal senso che la Compagnia vuol dare al suo fare Teatro: un Teatro che sia servizio, che vada incontro alle esigenze del pubblico – del popolo, azzarderei – e che in quanto tale possa essere sempre disponibile per chi, a causa di vari impegni, potrebbe aver difficoltà in un orario o nell’altro.
Lo spettacolo si terrà nella chiesa di Maria Ss. Addolorata, anche conosciuta come Complesso Monumentale di Santa Sofia (vedi su wikipedia), in piazza Abate Conforti.
UFFICIO _______________________________________TdiPINFORMAZIONI \ PREVENDITA \ VENDITA biglietti e Spettacoli- recapito unico – 389 48 30 266( il servizio verrà sospeso 60 minuti prima di ogni spettacolo) ]
Pubblicato da Compagnia Teatrale “Teatri di Popolo” su Sabato 2 aprile 2016
Il costo del biglietto è 10 € – ridotto € 6 – e l’intero ricavato sarà diviso in parti uguali tra i membri del gruppo: i tecnici, gli attori, il regista avranno lo stesso compenso perchè, spiega il regista, il Teatro è anche questa uguaglianza. Per altre informazioni visita la pagina Facebook dell’evento.
C’è di che innamorarsi.
Chi scrive ha avuto il pregio di assistere alle prove dello spettacolo e posso ammettere, senza dubbio, che la qualità del lavoro di regia è notevole e trova terreno fertile nella dedizione degli interpreti (qui trovi le interviste). Tutti gli attori sono adeguato eco alla profondità dei temi proposti nella rappresentazione e non si lasciano adombrare dalla grandezza del contesto storico in cui questa fiaba è ambientata.
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