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Battipaglia, almeno duemila persone contro l’impianto di compostaggio

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Battipaglia, almeno duemila persone contro l’impianto di compostaggio

Battipaglia, almeno duemila persone in piazza contro l’impianto di compostaggio in zona Stir. Sul palco la sindaca e Gerardo Motta per l’opposizione

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Tanta gente ieri in piazza a Battipaglia contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio in zona Stir. Si contano almeno duemila persone, che hanno sfilato per le strade della città con mascherine e fischietti accompagnate da musica e coreografie dei più giovani. Il corteo si è poi fermato in piazza Aldo Moro per ascoltare le parole della sindaca Cecilia Francese e del rappresentate dell’opposizione in consiglio comunale, Gerardo Motta.

La prima a parlare è stata la portavoce del comitato cittadino organizzatore dell’evento No al sito di compostaggio a Battipaglia”, Stefania Battista. “Non siamo semplicemente contro l’impianto di compostaggio come sistema di trattamento dei rifiuti, ma crediamo che non debba essere realizzato a Battipaglia. Ci era stato promesso nel 2002 che non avremo più visto sul nostro territorio ulteriori impianti del genere e che non avremmo avuto l’onere di occuparci della spazzatura di così tanti territori. Ci avevano promesso che le discariche sarebbero state bonificate, ma queste promesse non sono state rispettate. Non possiamo essere sicuri che l’impianto che stanno cercando di proporci sia a norma, vista la condizione dello stesso Stir che è stato poi chiuso per due giorni”.

L’intervento della sindaca

Successivamente, la sindaca Cecilia Francese ha preso la parola, esprimendo la sua vicinanza ai cittadini in questa lotta: “voglio fare i complimenti al comitato cittadino che ha messo su una protesta come questa. Questo è un punto di partenza per andare avanti” – ha detto ai presenti la sindaca – “Non vogliamo scontrarci con la Regione come ho letto negli scorsi giorni: vogliamo un confronto. Sosteniamo il peso di sei impianti privati per la spazzatura e inoltre abbiamo lo Stir che riceve indifferenziata da tutta la provincia. La presenza di un sito di compostaggio a Eboli influenza anche il nostro territorio poiché i due comuni sono limitrofi. Lo Stir è sul nostro territorio dal 2002 e non era mai stato controllato, quello che abbiamo trovato è inenarrabile. Quando ci parlano di impianti sicuri non possiamo crederci, perché siamo al Sud e non abbiamo più fiducia nella gestione di questi siti. Ricordo che noi abbiamo la discarica nei pressi della Castelluccia che è una vera e propria bomba ecologica. E’ assente dagli elenchi delle discariche da bonificare perché negli anni passati è stato consentito di bonificarla soltanto con la sistemazione di un telo. Dobbiamo esigere la bonifica di questi territori, non possiamo parlare di turismo se ci facciamo martoriare. Le decisioni per questa città sono state prese altrove, ma stasera avete dato una dimostrazione a chi pensa di imporci le cose. Noi abbiamo avviato nel frattempo un ricorso al Presidente della Repubblica per tornare indietro su questa decisione. Abbiamo adottato una delibera in cui poniamo lo stop a industrie che vengono su questo territorio a trattare rifiuti. Abbiamo inoltre chiesto la verifica delle concessioni alle strutture private che trattano rifiuti perché vogliamo capire se sono sempre valide

L’appuntamento è dunque fra otto giorni per consegnare ai cittadini gli atti dell’azione giudiziaria intrapresa contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il comitato cittadino chiede tempi certi all’amministrazione comunale. “Non è mancanza di fiducia” – spiega Stefania Battista – “rispondiamo alle richieste dei cittadini che vogliono sapere”.

L’intervento dell’opposizione

L’esponente dell’opposizione Gerardo Motta ha espresso vicinanza alla maggioranza in questa battaglia. “Credo che in un momento come questo ci sia bisogno di essere tutti uniti su un problema sociale che ci guarda come comunità. Siamo accanto all’Amministrazione Comunale in questa lotta e credo che la sindaca abbia detto una verità questa sera: dall’alto decidono quello che si deve fare su questo territorio e la colpa è nostra. Se la maggioranza ce lo permetterà, vorremmo andare insieme a loro sui tavoli di trattativa, perché siamo amici di tutti fino a quando non si tocca il nostro territorio. Io mi auguro di trovare ancora più persone alla prossima manifestazione nei pressi dello Stir, perché la presenza massiccia permette di farci sentire. La nostra città è il fanalino di coda in tutto e questo è terribile, per invertire questo processo abbiamo bisogno della presenza dei cittadini”

 

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