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Antenne del Monte Stella: è stato un procedimento giudiziario temerario?

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Antenne del Monte Stella: è stato un  procedimento giudiziario temerario?

Questo il titolo dell’ennesimo manifesto politico che il gruppo d’opposizione di Sessa Cilento pubblicherà domani. Ogni sabato un tema diverso e lo scopo è chiarire tutte le tematiche che l’opposizione ritiene siano fondamentali affinché la popolazione abbia un quadro completo della situazione amministrativa del comune in questione. Ritiene, inoltre, che sia necessario chiarire perché la passata amministrazione abbia portato avanti contenziosi giudiziari ritenuti temerari dall’attuale maggioranza. L’argomento della settimana riguarda la già critica situazione del Monte Stella.

E’ sicuramente  la più importante vertenza affrontata nella nostra legislatura, ed è stata da sempre  al centro del dibattito politico del nostro Comune con posizioni diverse circa la sua opportunità. Oggi  chiariamo la nostra posizione traendo spunto dagli atti ufficiali disponibili presso il Comune. Invitiamo tutti,  a prendere visione degli atti relativi alla conferenza dei servizi del 05/12/2002, e della nota dell’ARPAC del settembre 2003 protocollate presso la casa comunale al n.4213/2002 e al 3698/2003. Alla conferenza dei servizi parteciparono ASL Salerno 3 –  Parco Nazionale – Sovrintendenza ai beni culturali – Enav- insieme ai rappresentati dell’Amministrazione fra i quali l’Assessore D’Angelo Stefano e il Consigliere Michele Di Fiore. Alla conferenza dei servizi parteciparono ASL Salerno 3 –  Parco Nazionale – Sovrintendenza ai beni culturali – Enav- insieme ai rappresentati dell’Amministrazione fra i quali l’Assessore D’Angelo Stefano e il consigliere Michele Di Fiore.”

Fonte: Web

In particolare l’Ing. Meoli Francesco rappresentante ASL Salerno 3 verbalizzò che :“ si fa rilevare che ai sensi della 391/98 l’attuale posizionamento delle antenne  non rispettano i limiti di legge per la tutela della salute pubblica, invitando l’Amministrazione Comunale  a de localizzare gli impianti perché ‘nocivi alla salute pubblica’ ”.

Il Geom. Lazzazzara Gerardo, in rappresentanza della sovrintendenza, verbalizzò che faceva presente la necessità di diffidare ‘ad Horas’ i proprietari degli impianti ecc., emettendo apposita ordinanza di demolizione dell’Autorità Comunale.

Ancora successivamente nel settembre 2003 l’ARPAC comunicò all’Amministrazione di Sessa Cilento che “ è parere  di questo ufficio che l’Autorità Comunale interdica l’area in questione all’accesso della popolazione ad eccezione degli addetti ai lavori.”

Il gruppo di minoranza dichiara, quindi, di aver agito per salvaguardare la salute pubblica predisponendo l’abbattimento e, inoltre, aggiungono “Lei Dott. Lombardo Francesco un parere da padre di famiglia, da medico, e infine da Sindaco: cosa avrebbe fatto Lei? Infine poi, per le  spese sostenute, considerando che si è trattato di fare molti ricorsi al T.A.R., avevamo diligentemente raggiunto un’ intesa con gli avvocati che prevedeva una rateizzazione dell’importo  in 5/6 anni, quindi sostenibile dal bilancio comunale. Al Sindaco sarebbe bastato ratificare l’accordo con una delibera di Giunta. Inoltre anche altre Amministrazioni limitrofe su nostra richiesta contribuirono alla spesa data l’importanza del problema.”

Alla fine si rivolgono alla popolazione chiedendo: “Secondo voi è temerario questo procedimento alla luce del fatto che l’amministrazione ha ottemperato alla necessità di salvaguardare la salute dei cittadini vincendo i ricorsi? Inoltre ci  chiediamo dove erano le autorità deputate al controllo del territorio, comprese le Amministrazioni di decenni or sono quando venivano installate le Antenne sul Monte Stella? Se avessero ottemperato ai propri doveri di controllo ci sarebbe stato bisogno dell’abbattimento? Chi ha sbagliato secondo voi, coloro che hanno passivamente permesso che si realizzasse uno scempio ambientale con annessa e presunta speculazione finanziaria sulla salute  della gente, oppure noi che abbiamo ripristinato la legalità nell’interesse della salute pubblica?”

Il gruppo d’opposizione rinnova ancora una volta l’invito ad un confronto pubblico in quanto reputano possa essere il miglior modo per affrontare tutti gli argomenti e rispondere alle domande di chi ha ancora tanti dubbi.

L’Amministrazione nei prossimi giorni chiarirà quale sia stata la conclusione giudiziaria in merito alla questione.